Aspef, servizi e bilanci salvati dai contributi del Comune e dalle entrate delle farmacie

MANTOVA – Nonostante il covid, il bilancio 2021 dell’Aspef si rivela in pareggio, ma grazie soprattutto al sostegno del Comune e all’opera dell’azienda speciale che ha ridotto i costi senza toccare la qualità dei servizi. Buono anche il consuntivo delle farmacie Gramsci e Due Pini. L’esercizio 2021 ha chiuso pertanto con un lieve utile di 1.037,76 euro, grazie al massiccio intervento di via Roma che ha così evitato il ricorso ad aumenti di rette e tariffe in corso d’anno, stanziando 1 milione e 180mila euro di integrazione, e grazie anche ai risparmi sui costi operati dall’azienda per 958mila euro, senza toccare i servizi. Nel 2021 il contagio aveva colpito 137 ospiti, 22 dei quali trasferiti in strutture sanitarie e fino al 28 gennaio (inizio della seconda dose di vaccino) non si è potuto aprire a nuovi ingressi. Di conseguenza, il tasso di saturazione 2021 della Rsa “D’Este” è stato dell’83,93%; quello della “Bianchi” 57,43% e quello della Comunità di viale Gorizia del 68.21%; nel centro diurno “Bertolini” infine del 2,19%. Notevole il risultato economico delle farmacie Gramsci e Due Pini che ha esposto un utile di euro 291.188, 107.000 euro netti in più rispetto al precedente esercizio. Il bilancio transiterà ora dalle commissioni consiliari per approdare successivamente al voto del consiglio comunale. «Il bilancio Aspef si è chiuso in sostanziale equilibrio, obiettivo duramente messo alla prova dall’accanirsi della pandemia nel 2021. Abbiamo garantito quindi la tenuta della nostra azienda», ha commentato l’assessore al welfare Andrea Caprini. «In considerazione delle condizioni di continua emergenza in cui si è operato non posso che essere orgoglioso della qualità dei servizi offerti», commenta dal canto suo il presidente Filippo Genovesi.