Assalto “No green pass” a Roma, identificati anche dei mantovani

MANTOVA Dodici persone arrestate e 38 feriti tra gli appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo. Questo il bilancio degli scontri dell’altro ieri a Roma durante la manifestazione “No vax” e “No green pass” su cui ora indagherà anche un magistrato dell’antiterrorismo e che ha visto, tra le altre cose, l’assalto alla storica sede capitolina della Cgil in corso d’Italia e, in nottata, all’ospedale Umberto I. Un bollettino di guerra che ha portato, nel corso dei servizi preventivi al corteo, ad intercettare e identificare 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro, Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo. Controllati anche 56 minivan, 5 pullman e numerose moto. Sei persone sono state arrestate in fragranza: i reati per cui vengono segnalati sono numerosi, fra i quali, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, al fine di valutare altre condotte penalmente rilevanti per i fatti accaduti. Poi nella notte sono stati condotti altri arresti. Tra i soggetti finiti in manette anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente responsabile nazionale di Forza Nuova e capo romano del movimento di estrema destra, nonchè la promotrice della manifestazione Pamela Testa, 39 anni, e Luigi Aronica, 65 anni, “er pantera di Monteverde” ex appartenente ai Nar (Nuclei armati rivoluzionari) e già condannato a 18 anni nel 1985. Tra gli arrestati anche il ristoratore Biagio Passaro, leader del movimento “IoApro2, presente durante l’assalto alla sede della Cgil. Il corteo, formato da circa 10.000 manifestanti, da piazza del Popolo si era quindi diretto sotto la sede della Cgil con migliaia di persone accalcate sotto le finestre della sede del sindacato, tra cori e striscioni quali “Nessuno può toglierci il lavoro che ci siamo conquistati onestamente e duramente” e “Landini dimettiti”, quest’ultimo rivolti all’indirizzo del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E nella spirale di violenza “No green pass”, da registrare anche l’assalto occorso nella notte al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Nel blitz notturno sarebbero rimaste ferite quattro persone, due tra le forze dell’ordine e due operatori sanitari. Un’infermiera sarebbe stata colpita da una bottigliata in testa. I manifestanti, una trentina, avrebbero preso di mira il Policlinico Umberto perché all’interno era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta, già posto in stato di fermo. La situazione è quindi tornata alla normalità dopo alcune ore con l’intervento delle forze di polizia.