Cantieri fermi fino ad aprile. Palazzi: “Recupereremo di notte”

MANTOVA Il dubbio c’è: i provvedimenti di emergenza anti-virus assunti dal governo centrale farebbero presupporre che i cantieri pubblici debbano rimanere fermi sino al 3 aprile, ma le disposizioni provenienti dalla Regione spostano il fermo alla metà del prossimo mese. Questione di dodici giorni, ma il problema in ogni caso è un altro. Questo stop decretato il 22 febbraio nei fatti creerà uno slittamento che in qualche modo dovrà trovare compensazione.
Già l’amministrazione si sta muovendo per cercare di individuare le misure meno indolori possibili, sia per la città che per le stesse ditte appaltatrici, impossibilitate a rispettare qualsiasi cronoprogramma. È lo stesso sindaco  Mattia Palazzi a farsi carico di prendere contatti con le società che hanno in carico numerosi cantieri già avviati. Come da lui stesso dichiarato, «stiamo sentendo tutte le ditte per dire che appena possibile tornino a lavorare nei cantieri, e se serve daremo orari notturni per recuperare il tempo di fermo. Faremo di tutto per rimettere in moto la città».
E i contatti sono già stati presi dal primo cittadino, come pure non ha smesso di interessarsi dello stato dell’arte il settore lavori pubblici di via Visi. Le stesse ditte, del resto, saranno costrette a rivedere le proprie agende e a posticipare lavori presi in carico una volta terminati – ma con ritardo – quelli virgiliani. Insomma, un effetto domino di disagi e di incolpevoli inadempienze.
Al momento, i cantieri pubblici più penalizzati dal fermo obbligato sono quelli delle scuole medie “Tazzoli” e del- l’ampliamento del parcheggio del campo canoa. Opera, quest’ultima, su cui l’amministrazione contava molto per dare risposte a breve all’applicazione del Pums.
Pesa anche – soprattutto perché si tratta di un maxi-cantiere milionario, il ritardo che verrà a pesare anche sul recupero di Palazzo del Podestà, per non parlare della nuova palestra annessa al progetto complesso di Mantova Hub e del nuovo palasport nei giardini Battisti di Borgonovo.