Concorso in bancarotta fraudolenta, assolte madre e figlia

MANTOVA – Concorso in bancarotta fraudolenta. Con queste accuse nel 2019 erano finiti a processo Jgor Ferrari, 40enne ferrarese amministratore unico e socio accomandatario della società “Salumificio Ferrari di Ferrari Jgor C Sas” con sede a Felonica, la sorella Ilaria Ferrari, 33 anni, e la madre di entrambi Fabrizia Andreasi, 62 anni. I fatti a loro ascritti risalivano al dicembre del 2016 vale a dire alla data di dichiarazione di fallimento della società stabilita dal tribunale di Mantova. Per questi fatti Jgor Ferrari aveva già patteggiato 1 anno e 8 mesi di reclusione, pena sospesa. La madre e la sorella avevano invece optato per difendersi con rito ordinario davanti al collegio dei giudici. Stando alle accuse i tre, allo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e comunque creare pregiudizio in capo ai creditori, avevano distratto dai cespiti societari 140.850 euro nell’anno 2014, 40.830 euro nel 2015 e infine 58.533 euro nel 2016 provocandone così il dissesto finanziario. Il tutto perpetrato tramite prelievi di cassa a cadenza praticamente settimanale. Nello specifico alle due donne la procura constatava il fatto di aver ricoperto all’epoca un ruolo a livello societario, circostanza questa poi smentita dalla sentenza. Ieri mattina dunque l’epilogo giudiziario della vicenda di primo grado. Conclusa l’istruttoria entrambe le imputate sono state mandate assolte per non aver commesso il fatto, a fronte di una richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero e pari a 3 anni di reclusione a testa.