OGLIO PO Era il giugno 2022 quando veniva firmata la convenzione per il Distretto Oglio Po Casalasco Viadanese, a cavallo tra le Asst di Mantova e di Cremona. Un’ampia realtà, voluta fortemente dei sindaci dell’area, che comprende i Comuni di Bozzolo, Commessaggio, Dosolo, Gazzuolo, Marcaria, Pomponesco, Rivarolo Mantovano, Sabbioneta, San Martino dell’Argine e Viadana per la parte mantovana e Calvatone, Casalmaggiore, Casteldidone, Cingia de’ Botti, Gussola, Martignana di Po, Motta Baluffi, Piadena Drizzona, Rivarolo del Re ed Uniti, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Spineda, Tornata, Torricella del Pizzo e Voltido per il cremonese, per una di popolazione complessiva di oltre 90mila unità.
Distretto che dalla sua nascita ad oggi ha potenziato sempre più i servizi rivolti all’utenza, sia migliorando quelli già in essere che aggiungendone di nuovi. Al centro, come evidenzia il direttore del Distretto Oglio Po Elena Mariani, i pazienti cronici e fragili per garantire loro la migliore presa in carico possibile. Il tutto per offrire servizi sanitari e socioassistenziali a misura di tutti i cittadini andando anche a rafforzare i rapporti con gli specialisti della medicina generale.
«Si sta lavorando molto per creare una rete che permetta di fare una sempre maggiore progettazione tra le aree – spiega a tale proposito il direttore Mariani -. Siamo in una fase di trasformazione». Con la Centrale Operativa Territoriale si sta, infatti, sviluppando su Viadana e Casalmaggiore una valutazione a 360 gradi dei bisogni dei pazienti.
Lungo e variegato l’elenco dei servizi oggi attivi nel Distretto Oglio Po che conta tre Case di Comunità (a Bozzolo, Viadana e Casalmaggiore) ed ambulatori specialistici. Tanti servizi, insomma, che trovano a Viadana un punto di forza per la presa in carico dei pazienti cronici, a Bozzolo per la riabilitazione ed a Casalmaggiore per la geriatria e la terapia del dolore. A Viadana è stata, inoltre, attivata anche la radiologia di base.
Tra gli altri importanti servizi attivi anche l’infermiere di famiglia che si occupa tanto dei pazienti fragili quanto delle promozione della salute. (v.g,)