Esame di maturità nel dopo-Covid per 2.625 studenti mantovani

MANTOVA Sono iniziati ieri con il primo scritto gli esami di maturità 2023, l’anno del ritorno alla normalità. Dopo tre esami di stato passati con distanziamento sociale e mascherine , misure cautelari per la prevenzione del Covid, gli studenti sono tornati ad affrontare una prova di italiano classica come abbiamo sempre conosciuto. A Mantova i candidati di quest’anno sono 2.625, di cui 2.579 interni e 46 privatisti. Gli argomenti di questa prima prova hanno svariato dai personaggi della letteratura italiana, anche moderna visto che uno scritto comprendeva un testo espositivo su Piero Angela sull’evoluzione e sul progresso, ai temi storici che vogliono stimolare una riflessione dai ragazzi su chi può fare la storia lungo il corso del 20esimo secolo, ma anche un tema in particolare molto scelto che parla di attualità, social e quanto essi ci rendono freneticamente connessi tra di noi. Tra i ragazzi, nonostante sia più popolare la scelta del tema di attualità, la decisione sulle tracce sembra omogenea: «Le tracce erano abbastanza interessanti, di certo molto di più rispetto alla simulazione. Ho fatto un po’ fatica inizialmente nella scelta ma prendendoci la mano ho avuto meno difficoltà poi nella stesura». Condivide così la sua esperienza Aurora Fera, una delle prime studentesse di grafica all’Istituto Tecnico Tecnologico Carlo D’Arco ad aver finito tra i ragazzi della 5D G, insieme ai suoi compagni Lorenzo Bassi e Giada Liotto, che condividono idee simili. I maturandi avevano 6 ore a disposizione per completare i contenuti, ma alcuni hanno impiegato decisamente meno tempo per finire. Tra questi i ragazzi del Liceo delle Scienze Umane Isabella d’Este hanno avuto dei tempi da record. «Ho deciso il tema di Piero Angela perché sentivo di avere più opinioni da dare e l’ho finito in 2 ore e mezza, ma visto che l’aula non si poteva abbandonare entro le 3 ore ho dovuto aspettare» commenta così Francesco Bianchini, con le sue amiche della 5E di economico sociale Martina Urbani, Benedetta Boldrini e Francesca Cavazzini. Un pensiero però accomuna tutti gli alunni che hanno appena finito la prima prova, certamente l’ansia per il secondo scritto sulla materia d’indirizzo e l’orale. Ad esprimere le proprie paure sono i ragazzi della 5SC dell’Istituto Redentore: «Ho avuto un po’ di pressione all’inizio nella scelta del brano, ma alla fine poche difficoltà nella stesura – commenta Filippo Moretti, insieme ai suoi compagni Luca Bovi e Lorenzo Ghirordi -. Domani (oggi per chi legge, ndr) sarà sicuramente più tosta, abbiamo 8 ore per la materia di indirizzo, ma di certo l’ansia è tutta per l’orale». Ma cos’è cambiato quest’anno per quanto riguarda le normative Covid? Tutto rispetto agli ultimi tre esami di maturità e niente rispetto a quelli prima. «Noi nel periodo del Covid abbiamo lavorato per colmare questo vuoto di contatto ed insegnamento dovuto dalla didattica a distanza – interviene sull’argomento la preside del Redentore Orsola Canuti -. Ma di certo la struttura è stata pensata per aiutare anche i ragazzi, i personaggi trattati sono conosciuti anche dalla televisione, sicuramente ne hanno sentito parlare nei giornali o nelle tv, e le tracce sono anche state scelte sulla base delle materie di indirizzo, dove i ragazzi hanno avuto più formazione ed istruzione».
Gabriele Conte