Ferdinando II Gonzaga di Castiglione. Tre secoli fa la scomparsa dell’ultimo principe di Castiglione delle Stiviere, colui il quale vide avocato all’Impero il proprio piccolo Stato, insieme al ducato di Mantova alla caduta, appunto dei Gonzaga. La data ufficiale della scomparsa del principe è l’11 febbraio 1723, ma Federigo Amadei, nella sua imponente opera storica, riporta, al contrario, la data del 12 dicembre. Ecco le sue parole: «A dì 12 dicembre di quest’anno [1723] terminò la carriera de’ suoi giorni e delle sventure sue, stand’in Venezia a Sant’Aponal nel Palazzo Albrizzi, D. Ferdinando Gonzaga, Principe di Castiglione (…) Il di lui cadavero fu in forma di deposito seppellito nella chiesa de’ Carmelitani Scalzi, in una loro sepoltura tra il coro e la sagristia, e fecesi memoria di restituirlo, ogni qual volta li signori Gonzaghi il richiedessero, per farlo trasportare nel suo Principato ove riposano gli altri di lui antenati. Dal di lui letto con Laura Pico, Principessa della Mirandola, generò li seguenti figli: Luigi, nato il 19 novembre 1680, accasatosi con Anna Anguisciola, con la quale generò due maschi et una femmina (ma questo matrimonio fu dichiarato insussistente), e vive tuttora nel 1745, ritiratosi in Venezia; Carlo, nato il 25 gennaio 1682, morto nel 1704; Francesco, nato li 8 maggio 1684 (…); Almerico, nato il primo febbraio 1686, prete sacerdote, vivente anch’esso nel 1745, ritirato in un eremo di Camaldolesi sul lago di Garda, con un’esemplarità da santo». Queste le parole di Amadei nella sua Cronaca universale della città di Mantova. La curiosità è quella di aver ritrovato, a Venezia, nella chiesa dei Carmelitani Scalzi (sontuosissima ma forse poco apprezzata, stante la sua vicinanza con la stazione dei treni), la sepoltura del principe, che qui riportiamo (ringraziando i padri carmelitani che hanno concesso la ricerca del luogo negli spazi privati del complesso religioso). Esattamente tra il coro della chiesa e la sagrestia è, infatti, l’accesso alla cripta nella quale si conserva la sepoltura di Ferdinando Gonzaga. Forse, un giorno, sarà possibile scendere nello spazio sotterraneo e ritrovare i resti dell’ultimo principe di Castiglione. Una prece.