Fuga di monossido, famiglia intossicata

MANTOVA Uno dopo l’altro, nel giro di una mezza mattinata, hanno cominciato a stare male, e se inizialmente potevano pensare a un attacco influenzale dopo un po’ hanno realizzato che c’era ben altro alla base del malessere che tutti provavano. Quando il 118 è arrivato sul posto per soccorrere un’intera famiglia, il personale medico si è subito reso conto di essere di fronte a tre persone intossicate da monossido di carbonio. È successo ieri intorno alle 12.30 in un appartamento di un condominio al numero civico 13 di via Generale Tellera. Un uomo sui 70 anni, sua moglie di 65 e la loro figlia 35enne sono stati quindi trasportati d’urgenza al pronto soccorso del Carlo Poma dove è stato accertato che tutti e tre avevano respirato monossido in una percentuale tale da renedere necessario un trattamento in camera iperbarica per il quale sono quindi stati trasferiti alla volta dell’ospedale di Villafranca. I tre, tutti italiani, non sarebbero comunque in pericolo di vita, ma per evitare ulteriori rischi è stato messo sotto sequestro l’impianto di riscaldamento del condominio, nel quale ci sono in tutto sei unità abitative. Gli accertamenti sulle cause della fuga di monossido sono ancora in fase di accertamento da parte dei vigili del fuoco di Mantova intervenuti sul posto insieme ai carabinieri appena ricevuto l’allarme dal 118. Due le ipotesi attualmente al vaglio riguardo alla fuga di monossido; la prima la ricondurrebbe a un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento centrale. L’altra ipotesi invece riguarderebbe un intasamento della canna fumaria di scarico del condominio. Nel frattempo i carabinieri hanno proceduto al sequestro dell’impianto di riscaldamento che è stato parzialmente sigillato. Tre gli appartamenti che sono rimasti quindi senza riscaldamento: quello della famiglia intossicata e gli altri due serviti dalla setssa canna fumaria. Gli inquilini che volessero rimanere nei loro appartamenti non potranno usare i termosifoni per scaldare in casa.  (cad)