Mantova Non ci sarà alcuna lista “del presidente” per le prossime elezioni provinciali. «Desidero smentire nel modo più categorico che il centrosinistra a Mantova abbia mai proposto una lista unitaria al centrodestra – chiarisce a tal proposito il segretario provinciale del Pd, Adriano Stabile -. La proposta menzionata è nata in seno al centrodestra ed è abortita nello stesso contesto in poche ore. Allo stesso modo, sembra che anche l’idea di una terza lista del presidente sia sorta e tramontata sempre nel centrodestra in poche ore. Come giustamente riportato martedì dalla Voce, quando la politica si riduce all’uso del manuale Cencelli per la spartizione delle poltrone, come sta accadendo nel centrodestra in questi giorni, si generano fibrillazioni che non interessano minimamente i cittadini. Due anni fa, abbiamo sostenuto una proposta civica con una chiara visione per lo sviluppo della nostra provincia, basata su principi di inclusività e sostenibilità ambientale. Abbiamo avanzato proposte costruttive al consiglio provinciale, sempre mettendo al centro il bene dei territori e senza farne una questione ideologica.
I sindaci dell’Oltrepò, del Destra Secchia, dell’Oglio Po e di alcune aree importanti dell’Alto Mantovano stanno affrontando l’inverno demografico e il progressivo impoverimento dei loro territori. La nostra provincia soffre di una debolezza infrastrutturale atavica, abbandonata del tutto dagli interessi di Regione Lombardia che evidentemente ci considera troppo periferici: stiamo lottando con tutte le nostre forze per il raddoppio ferroviario della Mantova-Piadena-Codogno-Milano, l’unica grande infrastruttura credibile e realizzabile oggi. Non c’è stato consenso alla richiesta dei comuni di una commissione asfalti, che invece era stata istituita dalla precedente amministrazione guidata da Morselli. Attorno alla questione asfalti sta crescendo un malcontento forte e trasversale tra gli amministratori e i cittadini di tutta la provincia: un esempio su tutti, i ritardi sulla strada Provinciale 50 Palidano-Gonzaga-Moglia, per citarne una. Su tutte le questioni infrastrutturali, il gruppo “Provincia di Mantova protagonista” ha costantemente sollecitato aggiornamenti e realizzazioni, ricevendo spesso reazioni minimaliste e risentite.
Abbiamo più volte chiesto il potenziamento della struttura preposta ai permessi ambientali, una richiesta che viene anche dal mondo economico e produttivo. È stato richiesto un maggiore protagonismo della Provincia sul tema della presenza universitaria virgiliana, che spesso è stata insufficiente. Dopo la cessione di parte delle azioni dell’Autobrennero, decisione presa dall’amministrazione Morselli che ha risolto alcuni problemi di manutenzione stradale, il nostro gruppo consiliare di minoranza ha richiesto di aumentare l’accesso ai mutui per garantire un’adeguata manutenzione della viabilità e della segnaletica stradale.
Tale richiesta è stata solo parzialmente accolta. Indipendentemente dagli scenari fantasiosi di cui si è discusso in questi giorni – liste unitarie, terze liste – il dialogo sui temi concreti, sulle proposte e sul programma c’è sempre stato e sempre sarà presente da parte nostra. Tuttavia, è difficile immaginare che il centrodestra abbia cambiato opinione su certe battaglie. Per concludere, voglio lanciare un monito: l’idea stessa di una “lista del presidente” suggerisce un tentativo di personalizzare il dibattito e distogliere l’attenzione dalle opere necessarie per il territorio. Non stiamo eleggendo il presidente della Provincia e il consiglio provinciale non ha tra le sue prerogative la sfiducia al presidente. Non esisterà una lista “anti” qualcuno o qualcosa; da parte nostra ci sarà una lista composta da amministratori e altre figure di alto profilo che intendono rappresentare in maniera unitaria e propositiva il bene della provincia, animati da valori di sostenibilità ambientale e giustizia sociale e sempre nell’interesse esclusivo di tutti i cittadini».
Antonia Bersellini Baroni