Mantova piange Antonio Borgonovi, il maestro delle carrozzerie

MANTOVA Da apprendista a maestro per antonomasia delle carrozzerie. Un nome che a Mantova ha espresso e a tutt’oggi esprime una garanzia, quello di Borgonovi. Due giorni fa, alle soglie del secolo (avrebbe compiuto 100 anni il prossimo dicembre) si è spento  Antonio Borgonovi, il fondatore dell’impresa artigiana che rappresenta un punto di riferimento per chiunque abbia necessità di ripristinare i propri mezzi danneggiati o sinistrati. Antonio Borgonovi, da alcuni anni aveva lasciato il campo aziendale al figlio  Federico, che in linea con la tradizione familiare opera nello stabilimento dell’Ostigliese. Ma nella stessa famiglia è ben vivo l’esordio dell’attività nella piccola officina di vicolo Chiavichette, poi spostatasi a metà degli anni 50 in via Valsesia.
Antonio Borgonovi aveva fatto il suo apprendistato nelle officine Marchi e Marconi nel lontano 1949, prima di decidersi a fare il salto qualitativo e mettersi in proprio.
Nel frattempo aveva anche incontrato sulla propria strada  Vittoria, la compagna della vita, dal cui matrimonio sarebbero nati Federico e  Letizia. Il tutto come fattore utile a creare un vero tempio del restauro: un’impresa che è arrivata nel tempo a creare lavoro per oltre 30 dipendenti (ogni anno nella carrozzeria di via Martinelli vengono rispristinate almeno 2mila vetture): una realtà ben diversa rispetto a quando Antonio operava tutto da solo, senza dipendenti, ma sempre animato dallo stesso spirito di perfezionismo negli interventi, anche i più difficili, che hanno consolidato la fama del suo “brand”.
Dagli anni del pensionamento, Borgonovi non aveva perso interesse per la vita attiva della sua città, di cui seguiva anche negli ultimi giorni gli sviluppi, fedele alla sua storia e anche al suo giornale, “la Voce di Mantova”, di cui risultava l’abbonato più affezionato e di lungo corso.