Il Gruffalò fa tappa a Moglia

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Moglia Fondazione Aida, Centro Santa Chiara di Trento e Teatro Stabile del Veneto presentano Il Gruffalò, nuovo allestimento diretto da Manuel Renga, sulle rime dell’inconfondibile testo di Julia Donaldson e Axel Sheffler. Lo spettacolo musicale sarà presentato oggi Teatro Mondo Tre di Moglia nell’ambito della stagione organizzata con il Comune di Moglia.
Regia e adattamento teatrale: Manuel Renga, testo di Pino Costalunga e Manuel Renga con Ivan Portale, Elisa Lombardi e Stefano Colli.
Cosa fanno tre giovani amici in un bosco? Vanno a ripulirlo, direte voi, visto che si vedono all’inizio dello spettacolo proprio mentre lo stanno facendo. Ma a noi viene il dubbio che ci vadano per passare qualche giorno e, soprattutto, qualche notte, accampati in una tenda, ad aspettare il momento più bello della giornata, cioè quando, attorno a un fuoco, si racconteranno storie di paura. E cosa c’è di meglio di un bosco di notte per una bella storia di paura? Racconteranno la storia di un topolino che, affamato, decide di attraversare il bosco frondoso e pieno di insidie per trovare la ghianda che tanto gli piace e che incontra. Strada facendo, incontra tre brutti ceffi che lo vogliono mangiare: una volpe, una civetta e una biscia. Ma il furbo topolino è scaltro di pensiero e sa bene come cavarsela, con l’aiuto della sua grande Fantasia trova una soluzione che nessuno si può immaginare, nemmeno lui, forse: un mostro terribile dal nome assai noto ai bambini: il Gruffalò. Lasceremo intatte le deliziose rime della scrittrice inglese e gli attori indosseranno dei fantastici costumi che si rifanno alle meravigliose illustrazioni del disegnatore tedesco. I bambini riconosceranno così facilmente quel testo, gustandosi anche divertenti e originalissime canzoni scritte appositamente per lo spettacolo. Le situazioni comiche e mimiche, nonché balli e danze, vanno ad arricchire la favola originale. Forse qualcuno del pubblico uscirà dallo spettacolo chiedendosi se esista veramente quello spaventosissimo mostro.  Certo che esiste quel mostro: nella nostra storia, ma è un mostro per ridere e giusto per dire ai bambini: usate la fantasia, l’intelligenza e anche un bosco selvaggio e frondoso potrà diventare un luogo in cui è divertente vivere, almeno per qualche tempo, almeno per il tempo dell’infanzia.