MANTOVA – Una proposta di investimenti sul sistema idroviario padano – veneto per renderlo competitivo sia sul piano turistico che su quello commerciale intercettando le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund (fondo di recupero). E’ quella a cui stanno lavorando Provincia di Mantova, Unii (Unione Navigazione Interna Italiana), AIPo, Infrastrutture Venete e Propeller e che entro la metà di settembre verrà formalizzata in una lettera al Governo e all’Unione Europea. Il Programma di sviluppo e rilancio della navigazione interna in Italia punta sul trasporto fluviale di merci, passeggeri e turisti inteso come un sistema ecologicamente sostenibile ed economicamente importante, soprattutto alla luce dell’impatto negativo causato dalla pandemia da Covid 19 sul settore dei trasporti, del turismo e dello sviluppo territoriale. La rete fluviale interna italiana comprende i bacini lacuali, il reticolo di fiumi dal Piemonte alla Lombardia, dall’ Emilia Romagna al Veneto, dal Friuli Venezia Giulia alle idrovie toscane e laziali: senza dimenticare che il completamento della rete di navigazione interna dal lago Maggiore al Lago di Garda sino all’Adriatico consente il transito di passeggeri e turisti dai grandi bacini al mare. Il trasporto merci via acqua riduce poi sensibilmente l’impatto ambientale fra i poli industriali del Piemonte-Lombardia ed Emilia Romagna verso i porti marittimi dell’Adriatico e include la possibilità di un trasporto fluvio-marittimo verso altri paesi del Mediterraneo.