Sottopasso della stazione Fs: cantiere al via dopo Festivaletteratura

MANTOVA  Si parte. I lavori del sottopasso hanno adesso una data di inizio.
Il cantiere partirà dopo il Festivaletteratura, tra la seconda e la terza settimana di settembre. Durerà circa quindici mesi, terminando comunque entro la fine del 2023.
Durante il cantiere, la circolazione rimarrà comunque a doppio senso di marcia. 455 giorni di lavori di cui 275 solo per la realizzazione del sottopasso.
È quanto emerso dall’incontro pubblico organizzato da amministrazione comunale e Rete Ferroviaria Italiana che si è tenuto al Mamu per la presentazione del “Progetto esecutivo sottopasso stazione ferroviaria, riordino funzionale e riqualificazione delle aree esterne”.
“La sicurezza è al centro dei lavori”, ha spiegato il sindaco Mattia Palazzi, “il sottopasso sarà largo quattro metri e alto 3,10 metri, illuminato a led con video sorveglianza costante e chiuso tutte le notti dopo l’arrivo dell’ultimo treno con una concessione che probabilmente verrà data ad Aster”. Non tutto però è ancora definito.
“Alcune parti di intervento sono ancora in valutazione, come il collegamento di alcune ciclabili, ma lo faremo entro l’estate per avere tutto a posto una volta avviato il cantiere”, ha proseguito il sindaco, “inoltre Rfi sta già progettando il secondo lotto per il collegamento al lago superiore”.
Il cantiere di piazza don Leoni si svolgerà in diverse fasi. “La prima riguarderà l’allestimento di un campo base e di una segnaletica dedicata”, ha spiegato Giulia Scaglietta, Rfi Direzione Stazioni, “i lavori inizieranno verso lo scalo viaggiatori con la realizzazione della scala e la canna del sottopasso, successivamente verrà ridotto il cantiere della prima fase per procedere alla conclusione della canna del sottopasso, infine prenderà forma la viabilità definitiva e la realizzazione della scala lato città con la sistemazione delle aree esterne”. L’obiettivo di Rfi è duplice. “La stazione deve tornare viva, i dati parlano di un trend di crescita di utilizzo delle stazioni ormai strutturale con una modalità di accesso prevalentemente pedonale”, ha dichiarato Giuseppe Riggi, Rfi Direzione Stazioni, “da un lato la stazione deve diventare un polo di servizi e un nodo intermodale. Il primo obiettivo lo otteniamo con i servizi al viaggiatore nella stazione, il secondo con una connessione alla città privilegiando mobilità dolce e intermodalità”.
Sull’utilizzo degli spazi all’intero della stazione si sta ancora ragionando: da punto informazioni turistico, a un’attività di coworking per gli studenti dell’università fino alla riapertura del bar.
Qualche dubbio da parte della cittadinanza rimane per la dislocazione dei parcheggi. “Il parcheggio Mondadori riqualificato si trova a soli cinquanta metri con prezzi popolari per essere utilizzato anche per accedere alla stazione”, ha risposto il sindaco Palazzi.