Sottopasso Fs, Rfi arriva con il progetto. Si studia anche per togliere i bus

MANTOVA –  Battute finali per il sottopasso di piazza Don Leoni: lunedì in Comune si stanno preparando rendering e dettagli per illustrare alla città i dettagli dell’infrastruttura che dovrebbe decongestionare l’area, con le afferenti le arterie di flusso-deflusso (via Pitentino e cavalcavia), dagli “imbuti” del traffico quotidiano, ormai quantificato in oltre 20mila veicoli al giorno. È il primo passo per la progettazione definitiva e la cantierizzazione che avverrà nel prossimo settembre.
Erano i giorni caldi di agosto quando il sindaco Mattia Palazzi tornava a Mantova in treno da Roma con l’accordo di programma nella valigetta: la storica intesa, siglata con la dirigente  Sara Venturoni di Rfi per dare il via alla progettazione del sottopasso davanti alla stazione. Un’opera da 3 milioni di euro, dei quali 2,5 messi a disposizione dalle stesse ferrovie.
Ma in che cosa consisterà quest’opera tanto attesa? Qualche dettaglio inizia a trapelare dagli uffici. Intanto, il dato essenziale: il sottopasso di servizio allo scalo Fs toglierà di mezzo i due semafori di via Pitentino e piazza Don Leoni. Una volta realizzato il sottopassaggio ciclo-pedonale, saranno infatti poste barriere per impedire a pedoni e a ciclisti di attraversare il piazzale in tutti i punti.
Il traffico dovrà trovare insomma libero flusso, e anche in ragione di questo postulato è attualmente allo studio, da parte dell’assessorato alla viabilità, il possibile spostamento delle due stazioni passanti dei bus, che oggi comandano altri due semafori per governare l’uscita dei mezzi del trasporto pubblico.
Sul versante dell’utenza si sta invece guardando a risolvere il tema ciclabile. Si dà per certa la riorganizzazione degli stalli per le biciclette mentre il raggiungimento della stazione tramite sottopasso sarà affidato a un montacarichi.
Quanto alla riorganizzazione dell’area, i lavori pubblici prospettano l’uso degli stessi materiali già impiegati in Pradella, ma senza marciapiedi a raso ovviamente, visto che non sarà più possibile l’attraversamento diretto. Il tutto, con aiuole e alberature per mitigare l’impatto del traffico.