MANTOVA Condanna confermata per Lorena Buzzago. Anche la corte d’appello di Brescia ha riconosciuto nell’azione della ex dipendente comunale atteggiamenti molesti compiuti attraverso vari mezzi nei confronti del sindaco Mattia Palazzi e del consigliere comunale di Forza Italia Pier Luigi Baschieri. La condanna per stalking inflitta dal tribunale di Mantova ha trovato anzi un aggravio nei risarcimenti, mentre rimane ferma la pena a 2 anni senza i benefici della condizionale. Stralciata invece la posizione del marito Fabrizio Ferrari, condannato in primo grado a 6 mesi, e ora assolto dal concorso per le azioni persecutorie riconosciute invece alla consorte.
All’appello nella seconda sezione penale di Brescia hanno presenziato i legali Rachele Cerbiatto a difesa della Buzzago, Cristian Pasolini per Baschieri, e Silvia Salvato per il sindaco. I capi di imputazione erano gli stessi che avevano già portato alla condanna mantovana in primo grado, ovvero i reati relativi agli articoli 81 Cpv, 595 e 612-bis (I e II Cp) afferenti ad atteggiamenti persecutori messi in atto dalla ex maestra d’asilo reiteratamente ai danni dei due denuncianti. Azioni di stalkeraggio che risalgono al lasso di tempo fra il novembre 2018 e il gennaio successivo verso il capogruppo azzurro in consiglio comunale, e dall’aprile 2018 al gennaio successivo verso il sindaco.
Adesso si attendono i 90 giorni canonici per il deposito della sentenza dei giudici bresciani per conoscere le motivazioni con le quali sono stati confermati i 2 anni senza condizionale e l’aggravio dei risarcimenti a Baschieri passati da 6mila a 10mila euro, mentre ha trovato conferma la somma risarcitoria di 15mila euro verso il sindaco. La posizione del marito è stata invece stralciata, per non avere commesso il fatto, in quanto, secondo i giudici bresciani, risulta che la Buzzago avrebbe utilizzato le pagine social del Ferrari a insaputa di lui.