Calcio Prima Categoria – L’amuleto Ruggeri ci riprova col Suzzara: “Vogliamo vincere”

Luca Ruggeri col ds Piccinini
Luca Ruggeri col ds Piccinini

SUZZARA Ambìto da squadre di mezza provincia, è stato l’uomo-mercato dell’estate. Alla fine l’ha spuntata il Suzzara, bravo ad assicurarsi un autentico pezzo da novanta nel rush finale. Stiamo parlando di Luca Ruggeri, professione terzino mancino di spinta, che a distanza di anni tornerà a disputare un torneo nel mantovano. Storico alla mano, l’ultima apparizione del classe ’90 sui campi della nostra provincia risale al dicembre 2013 quando indossava allora la casacca della Governolese; stagione sofferta quella per i Pirati del Mincio, la prima in Eccellenza della sua storia, culminata in primavera con la retrocessione in Promozione complice l’ultimo posto ottenuto. In quella sessione di mercato invernale, 9 gennaio del 2014 per la precisione, il giocatore di scuola Mantova passò al Vigasio (Eccellenza veneta), dove, al termine di un girone di ritorno straordinario, condusse inaspettatamente ai playoff il team veronese, reduce da un girone di andata disastroso. Centrato il quarto posto anche nell’annata successiva, è dalla stagione 2015-2016 che il suo palmares inizia ad arricchirsi: prima arriva la serie D sempre col Vigasio, poi porta il Campagnola (Promozione Emiliana) in Eccellenza, quindi il ritorno a Vigasio dove riconquista la D e infine, prima che il Covid-19 stoppasse tutto, secondo posto centrato in Promozione nuovamente a Campagnola (la società attualmente è in attesa dell’ufficialità del ripescaggio in Eccellenza che dovrebbe arrivare a giorni, ndr).
«Le statistiche non mentono – scherza il neo bianconero che parla già da leader -, sono reduce da tre promozioni negli ultimi tre anni e da quattro negli ultimi cinque. Scegliere Suzzara è stato in realtà semplice: è la migliore piazza nel Mantovano. Stiamo parlando di una società strutturalmente ben organizzata che gioca in uno stadio da brividi e ha una curva che spinge i propri beniamini per cento minuti a domenica. Il progetto illustratomi dal diesse Carlo Piccinini e dal direttore generale Fausto Cominotti, quest’ultimo lo ritrovo con piacere dopo l’esperienza al Casteisangiorgio, mi è piaciuto subito: la squadra è stata creata per vincere ed è questo l’obiettivo che ognuno di noi deve mettere a fuoco. Sarà un piacere tornare a giocare con Carlini, ex compagno a Mantova e nella Sambonifacese che militava nell’allora serie C2, e con Mortari e Scappi, conosciuti durante le esperienze precedenti di Governolo e Campagnola. Per quanto riguarda il campionato posso esprimermi poco – continua il laterale – perché non avendoci mai giocato lo conosco appena. Dico però con certezza che non sarà una passeggiata centrare l’obiettivo poiché vedo molte squadre che si stanno attrezzando: il Marmirolo su tutte ma anche la Serenissima, società nella quale militano molti miei amici». L’ultima parola è sul tecnico delle zebrette Alessandro Mutti, artefice della superba cavalcata interrotta solo dalla pandemia dopo essere subentrato a Marco Goldoni: «In veste di giocatore l’ho conosciuto in occasione di qualche torneo estivo mentre da allenatore ho bene in mente quello che ha fatto durante la stagione appena conclusa; ha preso il timone di una barca che stava affondando e l’ha condotta in porti sicuri. Erano i più in forma al momento dell’interruzione dei campionati, probabilmente con nove turni ancora da disputare sarebbero addirittura riusciti a soffiare il primo posto a Bagnolese e Pavonese». L’amuleto si è espresso, la parola passa ora al campo.