Strage di Viareggio, verdetto finale atteso dopo Natale

MANTOVA – Si dovrà attendere la fine delle festività natalizie per conoscere la pronuncia definitiva della Cassazione in merito al disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009. I giudici della quarta sezione penale della Suprema Corte, infatti, dopo le conclusioni di accusa e difesa nel terzo grado di giudizio, si riuniranno in camera di consiglio l’8 gennaio prossimo. Un ulteriore mese di attesa, dunque, per i familiari delle 32 vittime. La procura generale ha “salvato” l’impianto delle sentenza di appello – compresa l’aggravante dell’infortunio sul lavoro – ma solo fino alla posizione di Mauro Moretti, all’epoca amministratore delegato di Fs e Rfi condannato in appello a sette anni di reclusione. Per l’ex manager di Stato, la richiesta della procura generale è stata quella di un nuovo processo di secondo grado, affidato ad un’altra sezione della Corte d’Appello. Una posizione questa duramente contestata dall’associazione “Il Mondo che vorrei”, nata per riunire i familiari delle vittime. Nel giugno del 2019 la Corte d’Appello di Firenze aveva mandato assolto, dopo una prima condanna a sette anni, l’amministratore delegato della Cima Riparazioni di Bozzolo Giuseppe Pacchioni riformando, invece, la decisione con la quale il tribunale di Lucca aveva condannato Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico della Cima e Paolo Pizzadini, capo commessa del settore carri, a sei anni e sei mesi di carcere ciascuno, ridotti per entrambi a quattro.