GONZAGA Il modus operandi è sempre il solito, le incursioni sono cicliche, ma i cittadini, grazie anche alla fitta campagna di sensibilizzazione posta in essere dall’Arma dei Carabinieri non solo attraverso le gli incontri di “ascolto ascoltiamoci” ma nell’ultimo periodo a causa della pandemia da COVID 19 anche attraverso dirette nei profili Facebook dei Comuni delle varie Giurisdizioni (che alla fine si sono rivelativi molto redditizi sotto il profilo dell’attività informativa e divulgativa – con migliaia di visualizzazioni delle dirette) da parte dei Comandanti di Stazione, ora gli anziani difficilmente cadono nella rete dei truffatori che con le più svariate scuse (controllo acqua, controllo banconote, perdite di gas e quant’altro la fantasia di questi ultimi può scatenare) tentano di accedere nelle abitazioni in particolar modo di anziani.
Anche nella mattinata di oggi, verosimilmente lo stesso truffatore si è presentato nella abitazioni di due persone sole residenti nei Comuni di Moglia e di Sermide e Felonica, e, con la solita scusa della perdita di acqua e del controllo del contatore, hanno invano tentato di introdursi nelle abitazione, venendo cacciati con decisione dalle potenziali vittime che nell’occasione hanno “minacciato” di chiamare i Carabinieri, motivo per cui lo sconosciuto, sempre ben vestito e dai modi garbati, ha preferito far perdere le proprie tracce.
Piaga che tocca gli animi di tutti, operatori di polizia compresi a maggior ragione perché si tratta di reati in danno di anziani, oltre all’attività di indagine è importante l’attività di prevenzione e di informazione che l’Arma dei Carabinieri mette in campo. Poche ma precise regole che si auspica vengano divulgate soprattutto alle persone anziane: non aprire la porta a sconosciuti i quali, sotto false parvenze di tecnici dell’acqua, del gas, del servizio elettrico o di appartenenti alla Forze dell’Ordine, potrebbero indurre in errore l’anziano e appropriarsi di denaro e preziosi. Diffidare degli sconosciuti che potrebbero contattarvi al mercato o in altri luoghi pubblici, nonché a interlocutori telefonici che chiedono denaro presentandosi come avvocati, dipendenti di banca o appartenenti alla Forze di Polizia. In relazione a quanto viene richiesto o a ciò che viene raccontato è assolutamente necessario prendere del tempo e contattare telefonicamente un parente per informarlo di quanto sta per accadere senza attendere che gli sconosciuti siano andati via, perché a quel punto la truffa è già compiuta e soprattutto anche in loro presenza allertare personalmente attraverso il numero 112 l’Arma dei Carabinieri. Il truffatore si presenta come persona sempre molto distinta e garbata nei modi, non è una persona violenta e non appena la potenziale vittima oppone anche la minima resistenza o palesa il minimo dubbio sulla loro identità e allerta il 112, gli sconosciuti, nella stragrande maggioranza dei casi, si allontanano senza far del male alla vittima.
Altro elemento per la riuscita delle indagini è l’immediatezza dell’intervento da parte dell’Arma ed è per questo che è fondamentale la chiamata immediata al 112. Piccole e semplici regole che se divulgate e fatte comprendere alle persone anziane possono di sicuro rivelarsi fondamentali per non correre il rischio di rimanere vittima di truffa.