Unanimità per le mozioni di minoranza sulle case e di maggioranza sulle donne di Mantova

MANTOVA – Il consiglio comunale di ieri sera si è aperto con un minuto di silenzio proposto dal consigliere Luca de Marchi (Fd’I) per l’attentato in Congo in cui hanno perso la vita l’ambasciatore italiano, un carabiniere della scorta e l’autista, ed è proseguito con l’approvazione all’unanimità della mozione presentata dalla consigliere Marianna Pavesi (Pd) ed altri consiglieri di maggioranza per la tutela del lavoro femminile nella fase post-covid. In conclusione del dibattito ha parlato l’assessore alle pari opportunità Chiara Sortino ricordando che il Comune ha istituito l’albo delle baby sitter per dare alle famiglie un servizio qualificato e per favorire il lavoro femminile regolarizzato. «Il centro per le famiglie di Valletta Valsecchi – ha sottolineato – sta svolgendo un ruolo sperimentale importante e si sta studiando di estendere l’esperienza anche in altri quartieri».
Infine, si è parlato della mozione presentata dal consigliere Pierluigi Baschieri (Fi) per il recupero del patrimonio edilizio delle case popolari di Aler mediante l’agevolazione del superbonus. Il capogruppo Pd Matteo Campisi ha proposto un emendamento sul ruolo del Comune sugli appartamenti di proprietà dell’Aler; nel caso, infatti, via Roma può avere solamente un ruolo propositivo e non sostitutivo rispetto all’agenzia regionale. L’emendamento è così passato con 25 voti a favore e 5 astensioni di una parte della minoranza, mentre al termine la mozione emendata è stata approvata all’unanimità dall’aula.