A San Martino si parla del lupo, tra favole e realtà

Sabato in biblioteca per conoscere meglio questo nimale

SAN MARTINO L’associazione “Dammi la Zampa” e la “Compagnia Giubbe Verdi di San Martino dall’Argine”, insieme ad altri partner, tra cui la Voce di Mantova, hanno organizzato per sabato 23 febbraio, alle ore 15,30, presso la Biblioteca Comunale di San Martino dall’Argine un evento dedicato al lupo. A parlare di questo speciale mammifero sarà Daniele Ecotti, presidente dell’associazione “Io non ho paura del lupo” che insegnerà un sacco di cose, ed Elena Gabbi, allevatrice che spiegherà come una convivenza con questo animale è possibile. Un evento aperto a tutti. Importanti i temi trattati, primo tra tutti il rispetto degli animali e dell’ambiente. In attesa dell’incontro di sabato sentiamo cosa ci anticipa il Presidente dell’associazione “Io non ho paura del lupo”.
Buongiorno Daniele, vuole raccontarci di cosa si occupa questa associazione?
«“Io non ho paura del lupo” è un’associazione formata da abitanti e lavoratori della montagna, cittadini, appassionati e professionisti della natura, con lo scopo di favorire la conservazione e la convivenza tra il lupo e le attività umane. L’associazione è nata nel 2016 in seguito a numerosi attacchi mediatici che descrivevano il lupo come un pericolo e non un valore aggiunto alla nostra biodiversità».
Di cosa si occupa in concreto “Io non ho paura del lupo”?
«L’associazione è attiva su diversi fronti. Ci occupiamo di educazione attraverso la comunicazione in modo semplice, ma chiaro di chi è veramente il lupo e ci occupiamo anche di smascherare tutte le “fake news” relative a questo animale per far capire alla popolazione che la convivenza è possibile. Questo animale spesso poco conosciuto, cade molte volte vittima di un bracconaggio spietato, è continuamente sottoposto ad una campagna mediatica che tende a screditarne l’importante ruolo ecologico, fomentando falsi miti e paure. L’associazione sta cercando di restituire al lupo una immagine corretta, equilibrata e scientificamente provata. Un’altra importante attività dell’associazione è il monitoraggio e la raccolta dei dati sul territorio della presenza del lupo».
Dove è diffuso il lupo Iin Italia?
«Grazie alla disponibilità di prede su tutto il nostro territorio ed alla sua grande adattabilità il lupo è  diffuso dalle montagne alle zone di collina e pianura, fino alle zone costiere. L’area di intervento di “Io non ho paura del lupo” si è allargata rispetto agli inizi. Nel 2016 l’associazione nasce in Val Taro, un territorio di grandi boschi, torrenti, rupi scoscese e verdi pascoli che sorge tra il Mar Ligure e la Pianura Padana, nell’Appennino Settentrionale. Oggi le attività interessano non solo le aree Appenniniche, ma anche le Alpi e Pre-Alpi Orientali grazie alla rete di soci e volontari si contribuisce al monitoraggio del lupo sull’Altopiano della Lessinia in provincia di Verona, sul Monte Grappa, nell’Altopiano di Asiago e sul Col Visentin in provincia di Belluno, aree che hanno vissuto solo di recente il ritorno naturale del lupo».
Il lupo da sempre desta fascino e paura allo stesso tempo, ma la convivenza è possibile ed è nell’interesse di tutti tutelare gli animali e l’ambiente dove vivono, esatto?
«Sì esatto, attraverso l’utilizzo dei mezzi di protezione del bestiame, la convivenza nei territori a rischio è possibile e i dati scientifici dimostrano come l’utilizzo di recinti per il bestiame o dei cani da guardia riducano notevolmente gli attacchi al bestiame. Nella nostra associazione accogliamo anche allevatori che come ci racconterà Elena sabato ci dimostrano che una convivenza è possibile e che abbiamo la responsabilità di tutelare il nostro patrimonio ambientale e faunistico».
Come può la gente conoscere ed eventualmente sostenere “Io non ho paura del lupo”?
«Accettiamo l’aiuto e la collaborazione di tutti e si può fare in diversi modi: è possibile diventare soci versando una quota annuale, o partecipare ai campi didattici organizzati per vivere sul campo l’esperienza del lupo, o fare una donazione o condividere le informazioni e il materiale che produciamo contribuendo così a ridare al lupo la sua immagine più vera e bella. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.iononhopauradellupo.it».
Allora a presto, ci vediamo sabato 23 febbraio alle 15.30!
«Volentieri, non vedo l’ora e ricordo che l’incontro è aperto a tutti ed è indicato anche per i bambini dai 6 anni di età».