PARMA È una grande pagina sinfonico-corale come la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi a segnare il ritorno dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai al Festival Verdi Parma. L’appuntamento è in programma sabato 2 ottobre alle 20 al Teatro Regio della città emiliana, con un cast di grandissime voci come quelle del soprano italiano Maria Agresta, del mezzosoprano lettone Elīna Garanča, del tenore italiano Antonio Poli e del basso canadese John Relyea. Il Coro del Teatro Regio di Parma è istruito da Martino Faggiani. Sul podio Daniele Gatti, apprezzato interprete del Requiem verdiano e protagonista nelle ultime stagioni di intense collaborazioni con la compagine Rai: sei diversi programmi nel 2020, l’integrale delle sinfonie di Brahms nel 2021 e l’integrale sinfonica di Schumann in due settimane consecutive il prossimo dicembre a Torino. Già nel 1868 Verdi aveva concepito il progetto, poi naufragato, di una composizione collettiva in memoria di Gioachino Rossini. La morte di Alessandro Manzoni, che sopraggiunge nel 1873, lo addolorò così profondamente da indurlo a riprendere il lavoro e dedicarlo all’artista che venerava come un santo. Eseguito per la prima volta dallo stesso Verdi il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco a Milano, il Requiem è impregnato di una forte carica drammatica, che riflette la linea maestra del teatro verdiano: una grandiosa meditazione sul mistero della morte, che pur sotto il segno della ribellione contro la volontà divina, restituisce all’uomo dignità e consolazione. Direttore musicale dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Mozart, nonché Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra, Daniele Gatti ha ricoperto incarichi presso le massime orchestre internazionali. Recentemente è stato protagonista dei due film-opera Il barbiere di Siviglia e La traviata, realizzati dall’Opera di Roma con Rai Cultura e trasmessi su Rai3. A partire da marzo 2022 sarà il Direttore principale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Informazioni e biglietteria: www.teatroregioparma.it
Elide Bergamaschi