Dai rischi alle conseguenze del cyberbullismo: evento con le scuole

VOLTA MANTOVANA  Ad ulteriore dimostrazione che la provincia di Mantova vanta un’attenzione costante verso la problematica del cyberbullismo, sabato mattina presso l’istituto comprensivo di Volta Mantovana si è tenuta la conferenza-evento intitolata “Smonta il cyberbullo”.

Organizzata dal professore Gabriele Merli, vice-dirigente e referente prevenzione e contrasto bullismo e cyberbullismo dell’istituto, la lodevole iniziativa ha avuto come oggetto il web tra rischi e opportunità ed è stata rivolta ad alunni e genitori delle classi quinte della scuola primaria e della secondaria di primo grado.

A fare gli onori di casa sono intervenuti il sindaco di Volta Mantovana Luciano Bertaiola, la Dirigente scolastica Maria Teresa Ruberti, da sempre molto sensibile alle esigenze giovanili, la presidente del consiglio di istituto Maria Roverselli con il consigliere Aldo Garaboldi.

Ad animare il serrato dibattito sono intervenute diverse figure professionali, ognuna delle quali ha fornito agli studenti preziosi consigli per far fronte a questo dilagante fenomeno.

Paolo Sartori, questore della provincia di Mantova ha focalizzato l’interesse sulle tragiche conseguenze che il cyberbullismo arreca a coloro che ne sono vittima.

Luca Zardi, responsabile della sezione polizia postale di Mantova ha portato la sua esperienza diretta di investigatore del mondo virtuale, suggerendo l’utilizzo della piattaforma “youpol” per segnalare episodi di bullismo e di sopraffazione.

Valter Drusetta, referente della prevenzione dipendenze della Ats Val Padana ha stimolato le opinioni degli allievi attraverso un vivace confronto sugli aspetti più quotidiani della crescita.

La parola è poi passata al professor Merli che ha spiegato ai ragazzi le regole nell’utilizzo degli strumenti informatici.

Infine spazio anche agli aspetti prettamente giuridici che il cyber bullismo comporta con gli interventi delle giuriste Beatrice e Federica Signorini che hanno evidenziato le responsabilità penali connesse all’uso improprio delle nuove tecnologie.

Nicolò Barretta