Addio a due negozi e associazione. Ostiglia rimane sempre più vuota

Ostiglia

OSTIGLIA – Altri due negozi che chiudono i battenti. E non solo. Con la fine del 2018 arriva ai saluti anche l’associazione giovanile Top, con la quale saluta pure il Punto 035, ovvero il locale nel quale l’associazione aveva sede e che, come bar, ha visto passare centinaia di giovani nel corso degli ultimi otto anni.
A chiudere sono due negozi storici. Uno è l’edicola di via Ghinosi, gestita dall’ostigliese Maurizio Anderlini, giunto all’età della pensione. Anderlini ha gestito l’edicola per 30 anni (prima di lui vi furono altri gestori) e oggi, all’età di 62 anni, dopo una vita di lavoro, per l’edicolante è giunto il momento di, come si suol dire, tirare i remi in barca. L’altro negozio che ha chiuso è lo studio Foto Ghidotti, che si trova in via Bertioli. Gestito dalla bergantinese Daniela Ghidotti che era subentrata al padre Virgilio, pure lui fotografo, a Ostiglia era una istituzione. Per decenni infatti prima il padre e poi la figlia avevano gestito e condotto lo studio di forografia, che in ogni caso nel corso del tempo aveva cambiato sede.
Ma oltre ai due storici negozi, Ostiglia perde un’altra realtà. Anzi, due. Con il 31 dicembre infatti ha cessato la propria attività anche l’associazione giovanile Top (Team ostigliese progetti); e, insieme al Top, è andato chiuso anche il Punto 035, ovvero il locale e sede del sodalizio che una otto anni fa era stato aperto nell’ex casello idraulico lungo l’argine (di proprietà del Comune), a poca distanza dalla rampa di via XX Settembre. In questo caso, quindi, si tratta non della perdita di un’attività storica cessata per pensionamento o per altri motivi, ma di un’associazione di ragazzi ostigliesi che gestiva anche un punto di ritrovo frequentato e che aveva organizzato decine di manifestazioni e iniziative. A darne l’annuncio è l’associazione stessa, con un post pubblicato su facebook lo scorso
31 dicembre. Come spiegano dall’associazione, i motivi della cessazione dell’attività vanno ricercati sia nella scarsità tempo da parte dei soci da dedicare al sodalizio, ma anche nel mancato ricambio generazionale. L’associazione venne infatti fondata otto anni fa da un gruppo di ragazzi circa ventenni, che ora hanno intrapreso strade diverse.
Con la chiusura dei due negozi e la fine dell’associazione giovanile con il relativo punto di ritrovo, Ostiglia perde dunque altri pezzi e rimane sempre più vuota. Costante questa, purtroppo, che ha caratterizzato tutti gli ultimi anni della cittadina di Cornelio. Una consistente parte dei negozi del centro infatti ha cessato l’attività ormai da anni e, purtroppo, non si può dire che il paese brilli per attività e dinamismo. Una passeggiata in centro il pomeriggio del giorno di Santo Stefano sarebbe stata sufficiente: bar e luoghi di ritrovo non pervenuti e in giro una manciata di residenti infreddoliti, mentre gli altoparlanti diffondevano musiche natalizie tradizionali.