BOZZOLO Lungimiranza e sangue freddo: così un 72enne di Bozzolo, Cesare Compagnoni, è riuscito a sventare una truffa messa in atto da due malviventi.
Uno si è presentato alla porta dell’anziano mentre l’altro è rimasto nascosto in attesa di entrare in scena al momento del bisogno. Un’azione ben studiata ma che Cesare Compagnoni ha saputo smascherare evitando di essere derubato. Tutto è accaduto in una via del centro di Bozzolo dove un uomo, munito di una pettorina arancione, si è presentato come un tecnico dell’acquedotto. Da lì la richiesta di poter effettuare alcuni controlli per verificare la qualità dell’acqua: operazione per la quale il presunto tecnico si è fatto accompagnare nei locali della lavanderia. A suscitare i primi sospetti dell’anziano proprio le operazioni effettuate dall’uomo: poco credibili per il tipo di intervento annunciato. L’anziano temendo un inganno ha così mantenuto il sangue freddo ed intimato al presunto tecnico di chiamare la Polizia locale per accertarsi della sua vera identità.
A quel punto il malvivente ha, però anticipato l’anziano fingendo una chiamata agli agenti della Polizia locale. Dopo pochi minuti arrivava così nell’abitazione del 72enne un uomo – il complice del falso tecnico – con divisa simile a quella della Polizia. Proprio questo indicava il complice come un vero addetto al controllo della qualità dell’acqua.
Anche questa volta, però l’anziano non si lasciava ingannare dai truffatori intimandoli di andarsene. Ai due, ormai scoperti, non è che rimasto che scappare facendo perdere le loro tracce a bordo di un’autovettura.
Compagnoni ha successivamente denunciato l’accaduto ai carabinieri della stazione locale raccontando, inoltre, come si fosse accorto del raggiro anche grazie al vademecum contro le truffe redatto dal colonnello Fabio Federici, comandante provinciale dei carabinieri di Mantova, contenente ottimi suggerimenti per potersi difendere dai truffatori.
