Mascherine, l’allarme dall’Alto Mantovano: “Fatto pochissimo per il distretto”

ALTO MANTOVANO – Pian piano la proverbiale resa dei conti arriva. E, per il settore della calza diffuso nell’Alto Mantovano, la resa dei conti in fatto di mascherine sta arrivando in questo periodo. Con il Governo che sta correndo ai ripari con pubblicità progresso che invita i cittadini a non gettare le mascherine usa e getta nell’ambiente, e le associazioni del settore tessile che lanciano l’allarme e scalpitano spiegando che da fine febbraio ad oggi è stato fatto pochissimo proprio per quelle ditte che possono produrre (e producono) mascherine lavabili e di lunga durata.
A spiegare la questione è il presidente di Adici (Associazione distretto calza e intimo): «Qui da noi – spiega l’imprenditore guidizzolese – abbiamo aziende che operano nel settore tessile che nel corso dei mesi hanno fatto investimenti davvero importanti: a livello economico sono stati spesi parecchi soldi e ora ci sono aziende che producono mascherine che, pur non essendo usa e getta, potrebbero benissimo essere usate dai chirurghi in sala operatoria. Purtroppo però il governo ha puntato tutto sulle chirurgiche usa e getta e ora i risultati si vedono: da una parte si sta creando un problema ambientale non di poco conto, e dall’altro ci sono aziende che hanno investito in ricerca e macchinari ma che non vedono il ritorno che ci si sarebbe potuti aspettare in una situazione simile».
A livello di costi le mascherine non usa e getta hanno un costo maggiore rispetto alle mascherine chirurgiche che vengono usate quotidianamente, ma è anche vero che mascherine di questo tipo possono essere usate fino a cinquanta volte.
«Il nostro settore si è messo a disposizione da subito e abbiamo investito – conclude Gallesi – ma purtroppo i risultati e la risposta da parte dei nostri governanti non sono stati granché. Da fine febbraio fino ad ora sono passati praticamente dieci mesi: sinceramente ci saremmo aspettati un occhio di riguardo un po’ maggiore rispetto a quanto si è visto finora».