“Nessun diritto per i dipendenti della rsa Scarpari Forattini”

SCHIVENOGLIA Prosegue la disputa tra i sindacati e la direzione della casa di riposo “Scarpari Forattini” di Schivenoglia. La questione è già stata più volte affrontata in passato, prima dell’emergenza sanitaria con l’organizzazione dello stato di agitazione. Ora le rappresentanze di categoria, a fronte di nuove decisioni, tornano a difendere i diritti dei lavoratori interpellando anche il sindaco   Elena Giusti  e confermando lo stato d’agitazione. «Unitamente alle rappresentanze sindacali aziendali dichiariamo il mantenimento dello stato di agitazione nella Fondazione Scarpari Forattini con sede a Schivenoglia. In piena emergenza coronavirus, il presidente ha deciso di tirare dritto per la sua strada e cambiare unilateralmente il contratto di lavoro alle lavoratrici assunte con contratto nazionale delle funzioni locali – spiegano -. La gravità con cui il COVID ha colpito in struttura è nei numeri dei posti: oggi solo 58 letti sono occupati sui 108 disponibili. Un danno gravissimo in termini di vite umane. I lavoratori e le lavoratrici della struttura si uniscono al dolore delle famiglie che hanno perso i propri cari. Ora la Fondazione chiede 13 settimane di FIS, l’ammortizzatore sociale, per 64 dipendenti dal 29 giugno al 27 settembre. Questi sono i mesi delle ferie estive, quelle garantite contrattualmente anche dal contratto UNEBA, quello oggi applicato a tutti i dipendenti della struttura. La presidenza annulla il piano ferie già concordato e lo sostituisce con l’ammortizzatore sociale. Così i lavoratori e le lavoratrici che si sono prodigati durante le lunghe fasi acute del covid, ora non possono godere del riposo in ferie. Con l’ammortizzatore sociale sono a disposizione del datore di lavoro. In più non c’è certezza dell’anticipo da parte del datore di lavoro della indennità di Fis. La Fondazione ha infatti dichiarato che anticiperà solo se le condizioni economiche di bilancio lo consentiranno. E chi controlla? La Fondazione si fa beffe delle lavoratrici e dei lavoratori della Scarpari Forattini, E’ un comportamento intollerabile».
All’incontro era presente, anche il sindaco di Schivenoglia,   Federica Stolfinati , intervenuta per portare solidarietà ai dipendenti ma con la specifica che non sarebbe intervenuta sulla questione. «Il sindaco dovrebbe fare una dichiarazione riguardo alla questione – dicono dai sindacati -. Non è più il tempo della equidistanza: il primo cittadino ha due consiglieri di sua nomina nel cda della Scarpari Forattini, li ritiri e stia dalla parte delle lavoratrici, dei diritti e del senso umano del lavoro».