Oggi l’addio all’ex sindaco di Villimpenta Traiano Polettini

VILLIMPENTA –  Se n’è andato sabato sera, all’età di 82 anni, l’ex sindaco di Villimpenta Traiano Polettini, figura di primo piano della vita politica locale tra la fine degli anni ’90 e la prima decade dei Duemila. L’aggravarsi della sue già compromesse condizioni di salute, sono purtroppo risultate fatali, tanto che venerdì era rientrato a casa dopo settimane di ricovero in ospedale. Fu primo cittadino dal 2003 al 2013, guidando in entrambi i mandati due civiche di centrosinistra. Prima ancora era stato assessore ai servizi sociali e all’ecologia, mostrando particolare attenzione verso le cause ambientali. Interpretò il suo impegno politico e il suo ruolo di amministratore con fortissima passione ma allo stesso tempo senza mai considerare gli avversari come nemici.
«Al di là della stima come amministratore, nel corso degli anni si è consolidato per alcuni e creato con altri un rapporto di sincera amicizia – ricordano Federico Federici e Donatella Franchini, che con Polettini condivisero la giunta comunale per un decennio, rispettivamente nel ruolo di vicesindaco e di assessore -. A Traiano va riconosciuto l’impegno per il bene della comunità e non per la ricerca di un facile consenso; una persona umile che ha sempre anteposto l’interesse collettivo». Gli ex colleghi di giunta hanno elencato i progetti portati a compimento durante i mandati di Polettini, come la piazzola ecologica di via Marconi, la sistemazione della biblioteca comunale, l’allargamento con annessa ciclabile di via Alberia, l’atto di acquisizione del Castello Scaligero, la realizzazione dei giardinetti del Donatore e di piazza Nassirya, opera sollecitata dall’allora opposizione consiliare PdL-Lega e che non esitò ad accogliere in quanto ritenuta «giusta e condivisibile».
Uomo di sinistra iscritto al Pci, aderì in seguito al Pds, ai Ds e infine al Pd, rinunciando poi alla tessera dopo che 120 franchi tiratori del partito fermarono la corsa di Romano Prodi al Colle nel 2013. Chiusa la parentesi politica locale, continuò comunque ad interessarsi alla vita sociale del proprio paese, dedicandosi alle altre passioni che l’impegno amministrativo non gli consentivano di seguire appieno: in primis la lettura (oltre ai quotidiani e ai libri di storia era un grande appassionato di fumetti) e lo sport (tifoso del Milan, amava anche l’atletica leggera e le gesta dei campioni olimpici del passato).
«Traiano per me era soprattutto un amico, ed è immenso il dolore che provo in questo momento – sottolinea Fabrizio Avanzini, sindaco fino allo scorso giugno ma già assessore a fianco di Polettini -. Si è occupato tantissimo alla sua comunità, in maniera attiva, presente e sensibile, soprattutto nei confronti della popolazione più in difficoltà. Credo che tutta la cittadinanza in questo momento provi una profonda tristezza per aver perso un ex sindaco e un suo concittadino mite e semplice, qualità che lo avvicinavano alle problematiche della gente». L’attuale sindaco Daniele Trevenzoli ha voluto esprimere a nome di tutta l’amministrazione le più sentite condoglianze ai familiari: «Un sindaco per il quale l’impegno politico-amministrativo e civile è stato segnato da una linea democratica. Era un uomo delle istituzioni, rigoroso e ligio al dovere. Da parte mia c’è un coinvolgimento personale, in quanto fu lui nel 1983, quando entrambi eravamo operai alla Belleli, a chiedermi se ero disponibile ad occuparmi di politica e cosa pubblica. Gli anni insieme in Comune consolidarono la nostra amicizia e l’unità d’intenti».
Questa mattina, alle 10, la salma di Polettini giungerà dalla sua abitazione di via Reggiolo presso la sede municipale di via Roma, dove verrà allestita la camera ardente e i cittadini potranno stringersi attorno alla moglie Carolina, alla figlia Barbara, alla nipote Viviana, alla sorella Maria Teresa e ai parenti tutti. Il funerale avrà luogo alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Villimpenta. Il Comune, così come le altre associazioni territoriali, parteciperanno con i rispettivi gonfaloni.

Matteo Vincenzi