Ostiglia, ancora un furto di rame ai danni dell’illuminazione pubblica

l danno complessivo è di 40mila euro.

OSTIGLIA I ladri di rame continuano a imperversare nella nostra provincia e, evidentemente, negli ultimi tempi Ostiglia è diventata un obiettivo privilegiato: l’ultimo episodio risale a qualche giorno fa e testimonia l’attenzione che i malviventi riservano a tutte quelle installazioni che presentano un utilizzo massiccio di questo metallo, che consente ai ladri un guadagno significativo e relativamente facile. Come ci ha confermato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della cittadina rivierasca  Omero Vinciguerra, i ladri hanno preso di mira un tratto di circa 300 metri che va dall’incrocio della provinciale 75 con via Comuna Bellis fino a via Comuna Santuario: un tratto tutto sommato di lunghezza esigua ma che rappresenta il terzo episodio del genere nel giro di pochissime settimane; come se, e la considerazione non risulti ironica, i ladri avessero voluto “completare l’opera” iniziata nei giorni precedenti e che, tra via Circonvallazione, la zona di Ponte Tedeschi e quella della ciclabile per Correggioli, ha permesso loro di sottrarre rame dalla rete di illuminazione pubblica per un valore complessivo di 40mila euro, di cui circa 5mila riferiti all’ultimo episodio che stiamo raccontando.
Danni – e relativi costi – che ricadono interamente sulle casse del Comune dato che non esisterebbe la possibilità di stipulare assicurazioni per coprire le conseguenze dei furti di rame.
Ciò che comunque colpisce l’attenzione è la perizia con cui i malviventi colpiscono, sia nella fase di smontaggio del quadro elettrico sia nell’effrazione dei tombini dove i cavi sono interrati sotto uno strato di sabbia che dovrebbe scoraggiare i ladri ma che invece non sembra costituire un problema per loro.
Il Comune, che per la cronaca ha comunque presentato una denuncia ai Carabinieri, è corso ai ripari inserendo nuovi cavi elettrici nella rete di illuminazione pubblica; questa volta in alluminio, metallo dal valore commerciale molto più basso rispetto a quello del rame, nella speranza che tali furti – e i disservizi che ne conseguono – diventino solo un ricordo.

Nicola Antonietti