Otto madri con i figli in fuga ”Ora servono case e pace”

BORGO CARBONARA Sono arrivati dopo 24 ore di viaggio ininterrotto, con la paura negli occhi e nel cuore il ricordo della loro città, Kiev, presa di mira dalle forze armate russe. Ora 24 profughi ucraini sono al sicuro nelle camere dell’albergo Passacör, in centro paese, dove aspettano l’evolvere della situazione. E nel frattempo il titolare dell’albergo, Alessandro Bertolani, lancia un appello: «Servono alloggi e aiuto da parte di tutti».
Il bus è arrivato a Carbonara ieri verso le 7 del mattino, partito da Kiev 24 ore prima. Un viaggio organizzato dalla squadra di rugby Zebre in collaborazione con l’agenzia viaggi Val D’Enza Tours e il sostegno dei tanti partner che hanno aderito all’iniziativa umanitaria. Si tatta del secondo viaggio verso il confine ucraino promosso dalla franchigia parmigiana nel giro di dieci giorni; il club rinnova e rafforza pertanto il proprio impegno e la propria azione nella campagna a favore dei familiari dei giocatori della squadra di rugby di Kiev RC Polytechninc. I profughi arrivati ieri mattina infatti sono le mogli o compagne con i figli dei giocatori della squadra della capitale ucraina.
Il pullman era partito sabato mattina alla volta della località ungherese di Barabás con a bordo l’infermiere specialista Simone Sciacca del Team Studio Notarpietro e l’interprete Alessia. Ieri mattina, dopo il lungo viaggio, l’arrivo nel Destra Secchia.
Come spiega il titolare dell’albergo, ora però servono aiuti. Per il momento i 24 profughi (otto madri con i figli) sono nelle stanze dell’albergo, in attesa dei tamponi cui verranno sottoposti a stretto giro da parte del personale dell’Ats. «Dopo però – spiega il titolare dell’albergo – sarà necessario trovare una soluzione meno provvisoria dell’attuale. Anche la sindaca Lisetta Superbi ci ha contattati e per il momento abbiamo trovato due minialloggi a Carbonara e un alloggio a Borgofranco. Ci aspettiamo aiuto non solo dal paese ma anche dalle zone limitrofe per aiutare queste persone, che sicuramente hanno bisogno di un po’ di pace dopo quel che hanno passato nell’ultimo periodo. Di certo, in previsione di una permanenza per un po’ di tempo, la presenza di persone nuove in paesi piccoli come Borgocarbonara non può che essere estremamente positiva».