Acquanegra Il mantovano Gianluca Cordioli, del Sissio Team, ci ha provato sino alla fine, ma a scrivere il proprio nome sull’albo d’oro del Gp d’Autunno è stato Matteo Baseggio da Bassano del Grappa, della Trevigiani Energiapura, che sotto lo striscione d’arrivo lo ha anticipato di 3 secondi. Un secondo posto, quello conquistato ieri dall’under 23 di Volta Mantovana, che lascia certamente l’amaro in bocca – è la quinta piazza d’onore collezionata in stagione – ma evidenzia anche l’ottima condizione di forma con la quale ha concluso l’annata agonistica.
Davvero entusiasmante si è rivelata la corsa organizzata dal Pedale Castelnovese, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Acquanegresi e con il patrocinio del Comune e del Comitato provinciale Fci. Un centinaio gli atleti in partenza che nei 100 chilometri previsti – 25 giri di un circuito di 4 km – hanno dato spettacolo con continue fughe e scatti. A 7 giri dal termine ha preso forma l’affondo decisivo proposto da Francesco Lamon, campione olimpico della pista, e Lino Colosio dell’Arvedi, Gianluca Cordioli e Matteo Baseggio. Nel concitato finale sono rimasti in tre davanti – Lamon ha perso terreno – e mentre il gruppo cercava l’aggancio, Cordioli è scattato per anticipare gli avversari, ma Baseggio è stato lesto a prendere la sua ruota per poi innestare una marcia in più e cogliere il successo a braccia alzate. Colosio, terzo, ha completato il podio, mentre Simone Buda, della Solme Olmo, ha regolato il gruppo degli inseguitori giunto all’arrivo con 5 secondi di ritardo.
Tra i tanti appassionati accorsi dietro le transenne, ad applaudire i corridori c’erano pure il sindaco di Acquanegra, Monica De Pieri, Alberto Uggeri, presidente dell’Ente Manifestazioni Acquanegresi, Luigi Minuti, coordinatore del comitato della tradizionale Sagra di San Fortunato. E per il mondo delle due ruote Cordiano Dagnoni, presidente nazionale dell’Fci, Stefano Pedrinazzi, presidente regionale, Fausto Armanini, presidente provinciale, e Corrado Lodi, componente della commissione nazionale di vigilanza.
Paolo Biondo
