Stop agli accordi con Baruffaldi? La Lega locale non ci sta

Il segretario di sezione Carreri: “Così si rischia di fare il gioco del Pd”

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Serafini e Carreri a un gazebo a Roncoferraro

RONCOFERRARO RoncoferraroL’annuncio della segreteria provinciale della Lega di correre insieme agli altri partiti di centrodestra alle amministrative di primavera si è trasformata in un caso spinoso a Roncoferraro. La direttiva “politica” del provinciale viene contestata dalla sezione locale del Carroccio che da 25 anni è retta dalla famiglia Carreri. A spiegare le ragioni è lo stesso  Franco Carreri , che si è detto pronto a proseguire nel sostegno al sindaco  Federico Baruffaldi , che sarà in campo con una civica. «L’appoggio a Baruffaldi, cominciato nel luglio del 2017 dopo la sua rottura con il Pd, era stato avallato in tutto e per tutto dalla nostra segreteria provinciale, alla quale avevamo chiesto costantemente indicazioni su come muoverci. Da Mantova – riferisce Carreri – ci hanno sempre risposto di andare avanti così, cosa che noi abbiamo fatto attirandoci le critiche di parte dell’elettorato di riferimento. Se permettete – insiste Carreri – dopo oltre un anno di lavoro in sintonia con la nuova maggioranza, dove siamo riusciti a fare emergere gli sprechi delle amministrazioni passate a guida Pd e a portare a termine diverse opere utili alla comunità (riqualificazioni e asfaltature varie, posizionamento dell’attraversamento pedonale con semaforo a Barbasso, controllo di vicinato e avvio dello studio di fattibilità per mettere in sicurezza il tratto Molinello-Roncoferraro, per il quale la Lega insieme all’ex consigliere  Franco Alessi  ha raccolto più di mille firme, ndr) suona alquanto anomalo che adesso ci venga imposto di mollare questo progetto per rincorrere un’alleanza con gli altri partiti di centrodestra che a Roncoferraro non ha mai funzionato, in particolare per l’atteggiamento ambiguo di Forza Italia». Ed è proprio verso quelli che considera alleati «solo sulla carta» che Carreri rivolge la frecciata più robusta: «Hanno sempre bypassato la sezione locale, preferendo consumare le suole delle scarpe per recarsi alla sede cittadina del partito; dopodiché veniamo a sapere che i referenti territoriali del centrodestra organizzano una cena di “area” e nemmeno ci invitano: questo denota una totale mancanza di rispetto nei nostri riguardi, ma rattrista ancor di più constatare che dal provinciale ora pretendono che ci accordiamo con chi ci ha sempre snobbato». Nemmeno l’ultimo confronto tra la sezione locale e i vertici del partito ha fatto cambiare idea a Carreri. «Da Mantova in tanti anni non abbiamo mai preteso un euro e questa decisione francamente ci amareggia perché l’impegno da parte nostra non è mai mancato. Per noi la Lega è passione, e mentre i cosiddetti “alleati” se ne stavano al caldo, noi giravamo per Roncoferraro e frazioni con i nostri gazebo – continua il leghista -. Il tempo è galantuomo, ma temo che questa operazione possa finire per fare il gioco del Pd. Noi non vogliamo responsabilità se ciò dovesse accadere, perciò difendiamo la nostra scelta autonoma di continuare con Baruffaldi». Dello stesso parere è ovviamente anche il consigliere uscente in quota alla Lega, nonché moglie di Carreri, Claudia Serafini, la quale ritiene che «scelte calate dall’alto solitamente vengono recepite negativamente dalla cittadinanza».

Matteo Vincenzi