Tariffe invariate a Solferino, il bilancio passa all’unione

Ma rimangono oltre due milioni di debiti da saldare per i lavori della scuola

SOLFERINO Rimangono invariate, rispetto al 2018, le tariffe per il 2019. L’ok alle tariffe è arrivato qualche giorno fa nel corso dell’ultimo consiglio comunale, nel corso del quale è stato approvato il bilancio di previsione per il 2019 con i soli voti della maggioranza (la minoranza del capogruppo  Germano Bignotti invece ha espresso voto contrario a tutti i punti all’ordine del giorno della seduta).
Come spiegato dal sindaco  Gabriella Felchilcher nel corso della seduta, unica tariffa a subire una lieve variazione è la Tari (tariffa rifiuti), che vede una riduzione media intorno allo 0.5%. Nel corso del consiglio, il tecnico di Mantova Ambiente  Massimo Zanichelli ha spiegato che per il 2019 è previsto un aumento del piano finanziario rifiuti di circa mille e 700 euro dovuto sia ad un aumento della quantità dei costi per i rifiuti indifferenziati, sia ad altre voci come il maggiore costo per il trasferimento del materiale vegetale o adeguamenti Istat. Sempre nel corso del consiglio è stato segnalato un aumento delle utenze domestiche rispetto alle utenze non domestiche. Il sindaco Felchilcher ha ricordato anche che è previsto un particolare sgravio tariffario del 21% per le aziende che si insedieranno nell’area beneficiaria dei fondi derivanti dal bando Attract. Per quanto riguarda la Tasi, il piano finanziario rimane invariato rispetto al 2018, così come pure per quanto riguarda l’Imu e per quanto concerne l’addizionale comunale Irpef.
Durante il consiglio è stato specificato come da ora in avanti la gran parte delle voci riguardanti il bilancio comunale solferinese saranno ora gestite dall’unione Castelli Morenici formata, oltre che da Solferino, anche da Medole e Ponti sul Mincio.
Da ultimo, sempre in tema di bilancio, il sindaco ha ricordato come sulle casse del Comune pesi ancora il costo per la costruzione della nuova scuola elementare: al 31 dicembre scorso il capitale residuo da rimborsare era di oltre due milioni e 252mila euro.