Una palizzata in centro ad Asola: teatro, scattano i 3 anni di stop

ASOLA – Ormai il mese di aprile è alle porte. E con esso arriva una data importante per la cittadina di Asola. Era infatti il 26 aprile del 2021 quando in municipio si tenne una conferenza stampa, con relatori tra gli altri il sindaco Giordano Busi e il vicesindaco Luciano Carminati, in cui l’amministrazione comunale annunciò che i lavori al Teatro Sociale erano stati fermati. Per quanto tempo ancora non si sapeva – ancora anche oggi, tre anni dopo, non è dato sapere. Sì, perché il cantiere da quel momento era stato fermato e le operazioni non sono più riprese.
Oggi attorno al bel Teatro Sociale di Asola si erge una palizzata: impalcature, tondini in ferro e un’ampia rete a proteggere il cantiere, a sua volta protetta da teloni che impediscono di vedere all’interno dell’area di lavoro.
Nel frattempo la zona circostante il Teatro Sociale è piuttosto penalizzata: già le strade attorno alla storica struttura asolana non sono particolarmente ampie. In più ci si aggiunge la possenza del cantiere, che rende il percorso decisamente tortuoso e poco agevole. Insomma, una situazione complicata. Perché comunque – traffico a parte – i lavori su di una struttura così importante sono bloccati ormai da tre anni, con tutte le conseguenze negative che ne derivano.
Ancora lo scorso ottobre la minoranza di Asola impegno comune in consiglio aveva chiesto chiarimenti. Il sindaco Busi dal canto suo aveva spiegato che erano in corso contatti con la ditta cui è stato assegnato l’appalto e che nel giro di breve tempo i lavori sarebbero potuti ripartire. Ma da quel consiglio di ottobre 2023 sono passati ormai altri cinque mesi e il cantiere rimane ciò che è stato negli ultimi tre anni: fermo.
Sempre la minoranza ha fatto notare come parte del tetto del teatro non sia presente a coprire gli interni, con conseguenze che nessuno conosce – tranne qualche soggetto autorizzato che potrebbe essere entrato. Insomma la vicenda è in una situazione di stallo totale. Chissà che le parti non trovino davvero un accordo e il Sociale possa tornare a splendere quanto prima.