Viadana – Proroga dirigenti: “Io cambio” e “Uniti” in pressing sul sindaco

VIADANA Il capogruppo di “Io Cambio” Fabrizia Zaffanella spiega le motivazioni dell’intervento congiunto, da parte di tutte le opposizioni, per chiedere delucidazioni al sindaco Nicola Cavatorta circa le modalità della proroga di due dirigenti comunali.
«Prorogare un incarico dirigenziale a sette mesi dal suo insediamento, che costituiva la scadenza dell’incarico precedentemente conferito, è un atto illegittimo perché contrario all’ articolo 110 del Tuel. Inoltre, motivare la proroga sostenendo che è in via di definizione una revisione della macchina organizzativa pone alcune domande. In questi sette mesi quale iniziativa è stata fatta nei confronti della macchina organizzativa? Sulla base di quale analisi è maturata l’esigenza di una sua revisione? I dipendenti sono stati coinvolti in questo processo? Come si concilia il piano dei fabbisogni a suo tempo approvato senza che vi fosse stato alcun accenno a questa riorganizzazione? Gli attuali dirigenti pur scaduti hanno esercitato tale ruolo senza esserne autorizzati, percependo compensi da dirigenti. Come pensa il sindaco di sanare questa situazione? Il segretario comunale come giustifica la legittimità di tale scelta? Sarà importante infine – conclude l’esponente del gruppo di opposizione in consiglio comunale a Viadana – conoscere le linee strategiche cui si ispirerà questa riorganizzazione, comunque necessaria e urgente per dare risposte efficienti e tempestive ai bisogni della collettività».
Anche il capogruppo di “Uniti per Viadana” Adriano Saccani torna sull’argomento: «Noi consiglieri comunali d’opposizione abbiamo rilevato questa notevole incongruenza tecnica ed amministrativa, che ci fa sorgere seri dubbi, se nel periodo da ottobre a marzo tutti gli atti firmati dai due dirigenti interessati sprovvisti di nomina formale, siano regolari e non impugnabili. A tutela della cittadinanza – conclude Saccani – come PD e lista “Uniti per Viadana” su questo argomento, per nulla secondario. pretendiamo nella discussione in consiglio comunale risposte serie, certe e precise».