Capodanno in felpa in montagna. Sole e clima molto mite in quota e sulle piste da sci

MANTOVA Capodanno quasi estivo durante il giorno in collina e in montagna, umido e freddo in pianura tra banchi di nebbia e cielo a tratti grigio. È l’effetto della grande area di alta pressione subtropicale che da oggi a lunedì governerà il tempo dell’Europa meridionale.
Aria molto tiepida di origine sahariana sta affluendo in queste ore verso il Mediterraneo centrale: per sua natura è molto leggera e si dirigerà quindi verso le quote medio alte. Ecco perché l’alta collina e la montagna vivranno fino a lunedì almeno un vero e proprio anticipo di primavera, con temperature diurne attorno ai 15 gradi se non oltre dagli 800 ai 1500 metri di quota. Per l’arco alpino la giornata di domani potrebbe essere in assoluto la più calda da almeno vent’anni. Difficile che il manto nevoso possa reggere con tanto caldo anche a quote superiori.
Se sui monti il capodanno si travestirà da pasquetta, a Mantova e in tutta la provincia le cose andranno diversamente. Fino a lunedì almeno continuerà a ristagnare qui aria piuttosto fredda e umida, quindi più pesante, con nebbia diffusa nelle ore notturne e in mattinata, con visibilità anche inferiore ai 50 metri dove sarà più fitta.
Qualche schiarita sarà possibile, ma solo nelle ore diurne, quando il termometro si avvicinerà ai 10 gradi per toccare gli 11/12 alle pendici delle colline. Possibile che per il fenomeno della nebbia alta il cielo rimanga coperto tutto il giorno, specie nella Bassa.
L’anticiclone di capodanno non avrà fortunatamente lunga vita. Da martedì il suo progressivo ritiro verso l’Atlantico settentrionale provocherà la discesa di correnti molto più fredde e capaci di far scendere le temperature di almeno 5/6 gradi rispetto agli attuali valori a partire da mercoledì (fino a 12/13 gradi in meno a partire dai mille metri di quota). Dall’Epifania le temperature torneranno in media se non al di sotto, con il probabile ritorno di un po’ di pioggia nei giorni successivi.
Difficile capire al momento quanto freddo possa entrare dall’irruzione in vista, ma di sicuro il caldo già in atto in quota non tornerà tanto presto.
L’anno scorso il mese di gennaio fu decisamente freddo, il quinto più rigido degli ultimi vent’anni (con minime che nelle zone di campagna hanno raggiunto i -8°). In realtà, con la sola eccezione del 2017, a Mantova negli ultimi anni gennaio non è mai stato quasi mai realmente invernale. Ormai da diversi anni questo mese propone spesso clima mite, con temperature talvolta superiori alle medie tra 2 e 4 gradi. Un esempio arriva dal gennaio del 2018, quando nella prima decade le temperature si mantennero per più giorni tra 8 e 10 gradi oltre le medie, un record assoluto. Ma molti sono stati negli ultimi 15 anni i mesi di gennaio a tratti simili a marzo, come nel caso del 2006, del 2008 e del 2014. Del resto, ben quattro dei mesi di gennaio più caldi degli ultimi cent’anni si concentrano fra il 2006 ed oggi.
Alessandro Azzoni