Botti di Capodanno: la prevenzione è il modo migliore per tutelare il nostro cane.

Anche il 2023 volge al termine e con esso arrivano le celebrazioni di rito. per i proprietari di cani questo vuol dire una cosa sopra le altre: tutela del proprio cane dagli effetti indesiderati dei festeggiamenti ed in particolare dalla paura derivante dai fuochi d’artificio. La migliore forma di tutela, come in ogni ambito, è la prevenzione; questo comporta un lavoro costante durante tutto l’anno. Questo salvaguarda noi e il nostro cane non solo dalla settimana tra Natale ed i primi giorni dell’anno, durante i quali i botti sono una costante, ma da tutta una serie di situazioni che possono accadere in modo inaspettato. Sono queste ultime infatti ad essere le più insidiose: la serranda di metallo, la frenata stridente, la sirena dell’ambulanza.

Ci sono poi i botti di Capodanno: sappiamo che arrivano, tutti gli anni, per questi non ci sono proprio scuse. Le due parole chiave per quanto riguarda questo tema sono: abituazione e desensibilizzazione. Per farla semplice dobbiamo far sì che il nostro cane si abitui GRADUALMENTE ai rumori che lo turbano o che lo potrebbero infastidire. I modi sono svariati:

• Youtube è una fonte inesauribile di campionari sonori, possiamo trovare dai martelli pneumatici, temporali e i fatidici fuochi d’artificio;

• possiamo avvicinarci GRADUALMENTE ai cantieri edili attivi, troveremo sicuramente compagnia e indicazioni sull’andamento dei lavori da parte degli anziani del paese;

• possiamo utilizzare i coperchi delle pentole per riprodurre rumori metallici all’intensità che riteniamo adeguata;

• eccetera eccetera; La gradualità consiste nel lavorare “sotto-soglia” il che vuol semplicemente dire: esposizione allo stimolo avversivo (ciò che da fastidio al cane: rumore ecc) ad un’intensità MINORE rispetto a quella che farebbe manifestare il comportamento indesiderato nel nostro cane (paura, fuga ecc). Se il mio cane si spaventa a 3 metri da uno stimolo, è opportuno cominciare a lavorare a 4 metri, per poi andare via via avvicinandosi. se il mio cane si spaventa ad un volume di intensità 10 comincio a lavorare ad un intensità 8 per via via aumentare il volume.

Per incrementare l’efficacia dell’intervento, ed agevolare il nostro amico a quattro zampe, possiamo aggiungere un’attività a lui gradita: come abbiamo visto negli articoli precedenti ciò che è “gradito al cane” non è dato dalla sensibilità del proprietario, ma va ricercato nelle sue motivazioni e nella memoria di razza. Ad esempio, se ho un cane di tipo retriever, tendenzialmente gli piacerà il riporto, se ho un pastore (tedesco, belga ecc) preferirà attività di morso, ecc. Come ogni cosa, a regnare sovrano deve essere il buon senso, non posso mettermi a fare esercizi di riporto di fianco ad una strada col cane libero, per prima cosa la sicurezza. procediamo in questo modo, ripeto, con gradualità e positività, rispettando i tempi del cane, gli insegneremo che la vicinanza o la presenza di determinati stimoli non rappresenta un problema.

Per tutto questo però, come si può ben immaginare ci vuole tempo.. gradualità. Cosa fare quindi, se anche quest’anno mi sono posto il problema all’ultimo momento?

• Non lasciare il cane solo; la nostra presenza sarà per lui fonte di sicurezza. Dobbiamo tuttavia agevolarlo dimostrandoci disinvolti ed ignorando i botti all’esterno;

• lasciare la televisione/radio accesa: il singolo e puntuale frastuono del fuoco d’artificio spiccherà meno rispetto al contesto se c’è già rumore;

• lasciare luci accese; si pensa sempre al suono, ma spesso è anche l’effetto abbagliante buio/luce che infastidisce il cane;

• dap, fiori di bach, fiori australiani, feromoni sintetici ecc, tutte queste essenze/sostanze chimiche possono aiutare a rilassare il cane;

• sarà una banalità ma è opportuno non lasciare il cane all’esterno. In preda alla paura potrebbe scappare. Ognuna delle indicazioni sopra esposte nell’elenco sono idee che prese singolarmente sono dei palliativi per aiutarci a tamponare il nostro ritardo nell’affrontare il problema del nostro cane nell’ottica di affrontare la questione “paura dei rumori forti” in modo più sistemico e definitivo.

Lo staff del Centro Cinofilo “Corte Tosoni”