Guidizzolo, minaccia la moglie col coltello e finisce in carcere un 49enne

GUIDIZZOLO – Minaccia la moglie con un grosso coltello da cucina e finisce in carcere per violenza domestica. L’ennesimo episodio si è verificato mercoledì pomeriggio a Guidizzolo e pone fine a dieci anni di soprusi, minacce e botte del marito nei confronti della donna. Ora l’uomo – un 49enne di origine marocchina – è in carcere a Mantova in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per questa mattina in Tribunale a Mantova.
L’ennesimo litigio, l’ennesimo scoppio di violenza da parte dell’uomo. Il tutto si è verificato verso le 14 di mercoledì, nella casa dove l’uomo vive con la moglie e i quattro figli, tutti minorenni. A quanto pare, tutto sarebbe nato da un piccolo incidente occorso alla figlia e per il quale l’uomo avrebbe iniziato a minacciare la moglie e ad attribuirle le responsabilità proprio per quanto accaduto alla piccola – per la cronaca, nulla di particolarmente grave. Ma, stando a quanto è stato possibile ricostruire, la donna al momento sarebbe l’unica che ha un lavoro e che quindi porta a casa uno stipendio, mentre il marito sarebbe disoccupato. E, appunto, il 49enne avrebbe accusato la moglie di essere assente e quindi di avere la responsabilità per l’incidente successo alla piccola. Ma, appunto, in realtà la donna era al lavoro per portare a casa almeno uno stipendio.
Sta di fatto che da tutto ciò sarebbe nato l’alterco con l’uomo che sarebbe divenuto sempre più violento e minaccioso, fino a quando ha impugnato un coltello da cucina con una lama di 30 centimetri minacciando la moglie. A quel punto la donna è corsa fuori casa e ha chiamato i carabinieri. Subito i militari della stazione di Guidizzolo sono giunti sul posto e, appreso l’accaduto, hanno arrestato l’uomo. Arrestato non soltanto per quanto si è verificato l’altro giorno, ma anche sulla scorta di una sfilza di denunce della donna nei suoi confronti e di referti medici a carico della moglie dopo i suoi passaggi in pronto soccorso a seguito delle botte e delle angherie subite per anni. Ora l’uomo è in carcere a Mantova a disposizione dell’autorità giudiziaria.