Proseguendo la nostra esplorazione dei gruppi ENCI arriviamo all’ottavo, quello dedicato ai cani da riporto, da cerca e da acqua; questo, in particolare, si divide in 3 sottogruppi:
Cani da riporto
Questi cani sono stati selezionati per la caccia e si caratterizzano in particolare per una spiccata attitudine al riporto della cacciagione e alla ricerca delle piste olfattive, i cani da riporto o Retriever sono razze abili nel recupero delle prede senza danneggiarle.
I cani presenti in questa sezione sono i seguenti: Chesapeake bay r., Golden r., Labrador r., Nova Scotia Duck Tolling r., Flat Coated r., Curly Coated r.; faremo focus su queste razze il 27/08;
Cani da cerca
I cani presenti in questa sezione sono i seguenti: Clumber Spaniel, Cocker Americano, Cocker s.inglese, Field s., Kooikerhondje, S. tedesco, Springer s. inglese, Sussex s., Welsh Springer s.; faremo focus su queste razze il 10/09;
Cani da acqua
I cani presenti in questa sezione sono i seguenti: American water spaniel, Barbet, Cao de agua, Irish water s, Lagotto romagnolo, Perro de agua espanol, spaniel olandese; li tratteremo oggi, nel presente articolo;
CANI DA ACQUA
Storia generale
I cani d’acqua hanno origini antiche: aiutavano i marinai nel recupero di oggetti smarriti in mare, trainavano a riva le reti piene di pesce dei pescatori. I cani d’acqua continuarono ad essere usati a bordo delle navi fino ai tempi moderni. Noti erano i cani dell’Armada spagnola e fino al secolo scorso erano tenuti a bordo dei pescherecci, in particolare nelle acque intorno alla Spagna e al Portogallo. I romani li chiamavano “cani leone” per il taglio del loro pelo.
CAO DE AGUA
Storia
La prima traccia di un cane simile al Cao de Agua risale al XII secolo. Sono stati allevati per primi dai Portoghesi per aiutare i pescatori a recuperare le reti e per aiutare con qualsiasi altro lavoro in acqua, come portare una rete su un’altra barca o sorvegliare la barca quando necessario. La diffusione dei Cao de Agua si è chiaramente ridotta dagli anni ’60 quando i metodi di pesca cambiarono e non era più necessario il loro aiuto.
LAGOTTO ROMAGNOLO
Storia
Il Lagotto è una razza di cane originaria del delta del Po. Si tratta di una razza di origine italiana molto antica, già apprezzata ai tempi degli etruschi e poi dei romani. Il lagotto è l’unica razza certificata da caccia al tartufo dalla Federazione Cinofila Internazionale (FCI). Questo cane ha origini molto antiche. Si trovano raffigurazioni di alcuni esemplari di lagotto nella necropoli di Spina, eretta dagli Etruschi. In epoca romana, l’allevamento di questa razza si diffuse soprattutto nella zona del ravennate, di Comacchio e nella bassa friulana.
Il suo nome potrebbe forse derivare dal volgare romagnolo: ‘Càn Lagòt’ che significa cane di lago, o cane d’acqua. Altri sostengono che derivi dagli abitanti di Lagosanto, nel comacchiese, che venivano appunto chiamati ‘lagotti’. Fino all’800, le zone a sud del delta del Po, erano estremamente paludose e ricche di selvaggina. Successivamente, con la bonifica del territorio, il lagotto diminuì le attività di cane da riporto e venne ‘specializzato’ nella ricerca del tartufo.
Curiosità
Qui a Mantova, presso il Palazzo Ducale, nell’affresco del Mantegna (Parete dell’incontro, 1465) è possibile vedere un lagotto, raffigurato vicino alle gambe di un nobile.
Inizialmente, il lagotto era utilizzato per il riporto di prede cadute in acqua.
SPANIEL OLANDESE
Storia
Lo Spaniel olandese, Wetterhoun o Frisian Water Dog, è una razza di cani da caccia olandese, specializzata nella piccola selvaggina e negli uccelli acquatici. Il nome della razza, Wetterhun, vuol dire “cane d’acqua”. Talvolta la razza viene chiamata col nome “Otterhound”, da non confondere con l’Otterhound o Dutch spaniel, che è un’altra razza ancora, anche se non di tipo Spaniel, nonostante il nome.
La storia e le origini dei Wetterhoun risalgono a 400 anni fa. Tutto inizia nella provincia olandese della Frisia. Si pensa che sia derivata da incroci fra cani degli zingari e un cane autoctono, forse l’ormai estinto Old Water Dog.
Questi incroci venivano usati per la caccia in acqua, soprattutto per la lontra, per il riporto di uccelli acquatici e per la guardia. Quasi estinti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per saperne di più potete leggere la rubrica “il mio cane è felice” a cura dello staff di Corte Tosoni sull’edizione di oggi.