Atletica leggera – Elmehdi Bouchouata, a Grosseto è nata una stella

Bouchouata col pettorale 88 in azione nei 1.500 (foto Fidal)
Bouchouata col pettorale 88 in azione nei 1.500 (foto Fidal)

GROSSETO E’ nata una stella nel firmamento dell’atletica mantovana. Elmehdi Bouchouata, bozzolese dell’Interflumina, classe 2004, non è e non potrà essere una meteora. Troppe sono le circostanze che ammantano di certezze la sua futura carriera da mezzofondista. Elmehdi ama correre, ama la fatica, si sente preparato grazie al costante e determinato impegno di mesi di lavoro condotti fra il Campo Scuola Paolo Corna di Casalmaggiore e i boschi della Golena del Po, partendo dalla Chiesetta sull’Argine di S.Maria. Sotto l’attenta guida della professoressa Liliana Stagnati, già grande atleta Interflumina nella corsa di resistenza, cittadina di Viadana, a sua volta allenata da un bravissimo tecnico bozzolese, il prof Andrea Pedroni. Alle sue spalle una splendida famiglia, la società sportiva che lo sostiene così come tutta la comunità di Bozzolo.

Il talento di Elmehdi Bouchouata è definitivamente esploso ai Campionati Italiani Juniores di Grosseto. In un venerdì torrido, senza alcuna possibilità di pensare ad un nuovo record negli 800, tutta la tensione era rivolta al piazzamento sul podio. Gara regolare, che non ha lasciato spazio a sorprese, con Giovanni Lazzaro (Assindustria Sport) 1° e campione italiano in 1’50″26; Gabriele Angiono (Cus Torino) 2° classificato in 1’50″79. Ed Elmehdi 3° in 1’51″27, come da pronostico, meritatissimo, rispettoso dei valori in campo, nella gara di resistenza più corta nel panorama del mezzofondo, che richiede un cambio di ritmo impressionante, da velocista.
La vera attesa era per i “suoi” 1500, la distanza che vorrebbe correre a Gerusalemme, nel panorama europeo. Nella seconda serie ci sono tutti i migliori juniores d’Italia e ne esce una gara strana, all’insegna della paura. Simone Valduga, della Quercia Rovereto, adotta la strategia vincente portandosi al comando per rallentare il ritmo, forte di un finale velocissimo. Mentre Elmehdi, generosissimo ma ancora inesperto nei grandi eventi, tarda a prodursi nella progressione sull’ultimo rettilineo, aggiudicandosi comunque un secondo, bellissimo, posto sul podio col tempo di 3’58″40. E la gioia più grande per Bouchouata è la prima convocazione in nazionale, la prima maglia azzurra da vestire agli Europei Under 20 in Israele, dal 7 al 10 agosto. Una cabala quasi perfetta, che lascia un pizzico di amaro in bocca ma che convince tutti ad un costante impegno fatto di lavoro sul campo ma anche verso se stessi, nella crescita personale, nel superamento di quelle legittime paure che le circostanze ti sanno presentare.