Calcio dilettanti – Gli auguri di Saccani: “Pasqua sia metafora di resurrezione”

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MANTOVA «Una Pasqua particolare, per tutte le nostre società. Mai ci saremmo immaginati di passare queste festività senza lo sport che amiamo, il calcio».
Inizia così il messaggio pasquale del delegato Figc della provincia di Mantova  Giuseppe Saccani, che aggiunge: «Il primo pensiero va a tutti coloro che in queste settimane hanno perso delle persone care. Siamo a loro vicini. Inoltre volevo tributare un plauso, da parte di tutta la Figc di Mantova, ai medici e agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che garantiscono la nostra salute e la nostra sicurezza. Stanno tutti compiendo un lavoro eccezionale, siamo fieri di loro».
Tornando alle faccende di campo, la speranza è quella di ripartire serenamente il prossimo autunno, anche perchè la proroga decisa del blocco attività sino al 3 maggio, lascia veramente poco spazio alla fantasia. Se ormai le speranze di ripresa si erano affievolite col passare delle prime due settimane di stop (lo ricordiamo, il calcio è fermo dallo scorso 23 febbraio), la certezza è diventata granitica già a metà marzo. Per quanto riguarda l’inizio della stagione 2020/2021, gli esperti suggerirebbero una ripartenza ad ottobre, ma tutto dipenderà, ovviamente, dall’evoluzione dell’epidemia di Covid-19. Programmi, ad oggi, non se ne possono fare.
«I campionati non ripartiranno per il 2019/2020, questa è la posizione che abbiamo raccolto nell’assemblea con le società della provincia, a grandissima maggioranza, e questo dirà ai vertici federali il presidente del Crl Giuseppe Baretti la prossima settimana – precisa Saccani -. Prima di ufficializzare la cosa, però, occorrerà avere l’ok da Lnd e Figc. Questo dicono le procedure, visto che uno scenario del genere non si è mai verificato, ma credo proprio sarà la linea che porteranno avanti tutti i presidenti dei comitati regionali dell’area nord. Impossibile ripartire, specialmente in Lombardia, dove sono morti, purtroppo, numerosi dirigenti: una vera e propria tragedia che ha toccato da vicino moltissime delle nostre realtà». Ma occorre guardare avanti: «Futuro? Lavoriamo per studiare le soluzioni migliori – dice Saccani -, faremo di tutto per facilitare le società».
Se era ovviamente da scartare l’ipotesi ventilata di giocare in estate (magari si potrà fare in altre regioni, sicuramente non nella nostra), come già detto in precedenza, resta da vedere anche come si deciderà di dichiarare chiusa l’annata. E cioè se, come successo in campionati di altri sport, verranno annullate le classifiche con l’istituzione di graduatorie di ripescaggio (ipotesi che troverebbe anche il favore dei vertici del Crl, come affermato qualche settimana fa dal presidente Baretti durante la riunione con le società bresciane: ci sarebbe la disponibilità ad allargare i format, in caso di necessità), oppure se si cercheranno altre soluzioni.
«L’augurio è quello di passare una serena Pasqua a casa, nella speranza ritrovarsi tutti insieme in campo, il più presto possibile, a giocare lo sport più bello che ci sia – conclude Saccani -. Una Pasqua che sia metafora di resurrezione: da questa grande tragedia sapremo ritrovare la forza, tipica della nostra gente, di ripartire quando sarà tutto finito».