MANTOVA La lunga sosta natalizia è terminata, domenica riparte il campionato di Promozione e l’avventura delle sei squadre mantovane. Che, tutte o quasi, dovranno riscattare un girone d’andata non particolarmente brillante. L’unica nota davvero positiva è l’Asola, che ha girato la boa di metà campionato in terza posizione con 30 punti. Metà dei quali li ha raccolti contro le “cugine” virgiliane, vincendo tutti gli scontri diretti. E con un derby inizierà il cammino nel ritorno, ospite della Castellana che è partita per vincere il campionato, ma si trova già molto attardata, complice una serie incredibile di infortuni che le hanno quasi sempre impedito di schierare la formazione migliore. Asola che proprio ieri è stata colpita da un grave lutto per la scomparsa del fratello di mister Franzini, Paolo (diciamo meglio nell’articolo in pagina), e che avrà quindi una motivazione in più per regalare al proprio tecnico una gioia.
«Il nostro cammino nell’andata è stato molto positivo – afferma il presidente Tozzo – 30 punti sono davvero un ottimo bottino e ripeterli nel ritorno significherebbe andare almeno ai play off. Ma non sarà facile. Domenica affrontiamo una Castellana che, se recupera tutti gli infortunati, è avversaria pericolosa per tutti. Mi aspetto un derby molto equilibrato».
Detto appunto della Castellana, che non può essere soddisfatta dei risultati ottenuti finora, le altre quattro mantovane lottano tutte per salvarsi. Il San Lazzaro si è tirato fuori dalla zona rossa con un colpo di coda, battendo la Voluntas prima della sosta, ma visto il precedente della passata stagione, quando precipitò dalla zona play off ai play out, non è il caso di rilassarsi. Domenica ospita il Cellatica e l’obiettivo è ripartite con il piede giusto. Nel Marmirolo, che va a Lodrino, debutta in panchina mister Jadid, chiamato a traghettare la squadra verso una salvezza che pare alla portata, ma non sarà semplice raggiungere. La coperta è un po’ corta, soprattutto in attacco, eppure il Rullo ha dimostrato di avere le carte in regola per restare in categoria e spesso nell’andata non ha raccolto quanto meritava.
Di Suzzara e Governolese c’è poco da dire, la prima metà di campionato è stata un disastro. Le zebre hanno dato il meglio in Coppa, raggiungendo la semifinale, ma si devono dare una mossa. E la prossima trasferta in Valsabbia è già uno spareggio. I Pirati hanno cambiato tre allenatori e rivoltato la squadra come un calzino. Il successo sulla Vighenzi nell’ultima di andata ha interrotto un digiuno che al “Vicini” durava da tre anni e riportato entusiasmo nell’ambiente. Da lì bisogna ripartire per battere anche l’Ome.