Calcio Serie B – Mantova, ultima chance per Possanzini. Ma ad Avellino servirà far risultato

MANTOVA Prima di tutto la notizia: Davide Possanzini siederà sulla panchina del Mantova anche sabato ad Avellino. Legittimi dubbi erano sorti dopo la quarta sconfitta rimediata dai biancorossi a Castellammare, con relativa contestazione della cinquantina di tifosi presenti al Menti. Ma il presidente Filippo Piccoli ha concesso un’altra chance all’allenatore, che fu artefice della magica promozione in B e ora fa una maledetta fatica a trovare una via d’uscita dal tunnel della crisi. Questa ennesima concessione di Piccoli, stavolta, sarà proprio l’ultima. Dovesse andar male anche in Irpinia, la sorte di Possanzini sarebbe segnata.
Piccoli ha deciso di rinnovare la fiducia al tecnico marchigiano essenzialmente per due ragioni: il calendario fitto, che consiglia di rimandare eventuali ribaltoni a periodi più consoni (la settimana prossima, guarda caso, c’è la sosta per le nazionali); e la prova della squadra a Castellammare. Della prima ragione s’è detto in abbondanza. La seconda, invece, nasce dalla (per certi versi inaspettata) reazione mostrata dal Mantova nel secondo tempo contro la Juve Stabia. I biancorossi hanno provato fino all’ultimo a riaprire la partita, ma si sono imbattuti in clamorosi errori sottoporta e nelle parate del portiere campano. Soltanto nei minuti di recupero Mancuso ha trovato la via del gol. Troppo tardi. Comunque una reazione c’è stata. Va detto che non sarebbe stata necessaria se l’Acm non si fosse per l’ennesima volta complicata la vita da sola. Dopo 20 minuti, la Juve Stabia già conduceva 2-0. Quello dei gol concessi in apertura e con eccessiva generosità è un leit motiv che accomuna le ultime quattro gare: a Chiavari 1-0 Entella dopo 7 minuti; col Modena 1-0 gialloblù dopo nemmeno un minuto; col Frosinone tremendo 0-3 casalingo dopo 22 minuti. Una deriva che mette la squadra nelle condizioni di reagire: nelle tre partire citate sopra la risposta dell’Acm fu deludente; con la Juve Stabia, qualcosa di più brillante e convincente s’è visto. Certo, vanno evitate le amnesie che danno origine all’handicap, e qui si evince che il lavoro di Possanzini e del suo staff tecnico, sotto questo aspetto, è migliorabile. La squadra va recuperata inoltre sul piano motivazionale, perchè anche il cattivo inizio con la Juve Stabia è evidentemente sintomo di insicurezza e fragilità. Insomma, tutti i limiti denunciati contro Entella, Modena e Frosinone si sono ripresentati con la Juve Stabia, con l’aggiunta però di un orgoglio e di una tenacia che, in tempi magrissimi, possono rappresentare squarci di luce. Chi frega è il tempo, che sta scadendo. Ad Avellino impegno e generosità non basteranno più: servirà un risultato positivo o anche gli irriducibili dovranno riconoscere che un cambio nella guida tecnica non è più rimandabile.