Calcio Serie C – Masiello: “Tutti uniti per il bene del Mantova”

MANTOVA «Siamo tutti allineati: società, allenatore e squadra». Lo dice a chiare lettere il presidente del Mantova Ettore Masiello, ed è un intervento che ci voleva, dopo quanto accaduto sabato a Crema. La contestazione dei tifosi all’1-0 della Pergolettese, gli insulti ai dirigenti e ai giocatori, l’enigmatica “fuga” dallo stadio dello stesso Masiello, Pecchini e Garzon: situazioni spiacevoli, potenzialmente deflagranti. «Nulla di tutto ciò – chiarisce Masiello – . La mia non è stata una fuga: sono uno che vive le partite con ansia, spesso mi sposto per avvicinarmi alla porta dove attacca il Mantova. E mi era già successo di lasciare lo stadio prima del fischio finale. Poi è chiaro che se mi chiedete delle contestazioni, non posso dire che mi abbiano fatto piacere. Le offese non sono mai costruttive. E, nel nostro caso, le ritengo eccessive».
Il perchè di quest’ultima affermazione è presto detto: «E’ vero che la partita non è stata bellissima – premette Masiello – . Ma è altrettanto vero che non siamo in una situazione drammatica. Tutt’altro: siamo a un solo punto dalla salvezza, a neanche metà campionato e con la prospettiva di un mercato di gennaio che, come ha più volte ribadito Setti, abbiamo la ferma intenzione di sfruttare appieno per rinforzare l’organico. Il tutto in un campionato che sapevamo sarebbe stato complicato. Siamo stati chiari fin dalla prima conferenza stampa: il nostro obiettivo sarà la salvezza. La nostra società si è sempre distinta per serietà e trasparenza, e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Abbiamo sempre pagato stipendi e fornitori. I risultati parlano da soli, almeno da quando sono presidente: 83 punti nel primo anno, vittoria del campionato di D nel secondo, play off in C nel terzo. Quest’anno il nostro obiettivo è la salvezza e per quella stiamo lottando».
Il presidente biancorosso prosegue: «C’è una fiducia totale nell’operato dell’allenatore e del direttore sportivo. A loro e ai giocatori parlerò nei prossimi giorni per ribadire questo concetto e invitarli a stare tranquilli. Per quanto riguarda gli insulti dei tifosi, per noi è tutto dimenticato: il Mantova ha bisogno di unità e compattezza. Il Mantova è di tutti: si vince e si perde assieme. Sabato al Martelli ci aspetta un’altra partita importante (contro la Pro Patria, ndr) e dobbiamo essere tutti allo stadio per tifare. E, visto che siamo un po’ in credito con la fortuna, speriamo che gli episodi comincino a girare a nostro favore. Chissà – conclude il numero uno di viale Te – , che il gol di Pinton a Crema non sia stato quello della svolta». Già, perchè anche di un pizzico di buona sorte a questo fragile Mantova non farebbe certo male.6