Calcio Serie C – Mille non più mille: Mantova-Triestina vista da Chiara

MANTOVA Parto dalla fine. 0 a 0. Il risultato perfetto secondo Brera, espressione di un equilibrio totale.
Secondo mio padre, 90 anni di tifo biancorosso, 0 a 0 è meglio che niente. Meglio che perdere, certo. Non entusiasma, ma bisogna accontentarsi, che va bene così.
Eppure alla fine è mancata la felicità, quella che per un paio d’ore ti fa dimenticare la zona rossa, le limitazioni e i 1000 dpcm.
Avremmo voluto che Tosi, il nostro portiere, fosse lo stesso descritto da Saba, poeta triestino del ’900, nella poesia “Goal”
“Presso la rete inviolata il portiere, l’altro, è rimasto, ma non la sua anima… La sua gioia fa una capriola, si fa baci che manda da lontano. Della festa, egli dice, anch’io son parte”
Detto questo ripartiamo dall’inizio. Ore 17.30: la speranza
Ivan “Forza ragazzi. Sempre forza Mantova. Mai molar” Via Neey “Forza Mantova, da Lens” Enzo “Importante non perdere, se arrivano punti è come l’oro!” Angelo “Forza biancorossi, tre punti anche oggi!”
Si parte. Il Mantova gioca meglio. Al 27’ il rigore su Cheddira pare netto.
Ettore “Negato rigore solare su Cheddira!” Luca “Rigore netto!” Emanuele (Boskov insegna) “Rigore è quando arbitro fischia. Forse se Cheddira non si lasciava andare come morto…” Anche Gigi, tifoso alabardato, chiede ai suoi “Mi sembra che il rigore del Mantova fosse netto, voi che ne dite?” Non ne dicono niente.
Alla fine del primo tempo pochi commenti. Luigi è perplesso “Ma Lucas che fa? È il suo fantasma in campo?” Giocherà meglio nel secondo tempo. Angelo è molto fiducioso “Daiiii, daiiii che ce la facciamo…” come Ettore “Giochiamo bene e meriteremmo alla grande di vincere” mentre Stefano ammonisce “Per vincere c’è da tirare in porta”.
Infatti alla ripresa del gioco il Mantova preme e tira in porta. Due grandi occasioni in due minuti. Davide, l’ottimista, teme la legge del gol sbagliato… “Forza! Queste partite le perdi se non segni” Il Mantova insiste, altre occasioni, ma il pallone non entra.
Alla fine i commenti sono positivi.
Paolo “Mantova solido che sa finalmente uscire dalla sua area palla al piede…” Ezio “Abbiamo giocato e mai mollato” Ettore “Bravo Tosi, sicuro e tranquillo. Ganz un po’ sottotono” Martina “Si poteva vincere. Comunque bravi. Avete dato tutto!” Luca “Muoviamo la classifica e non è poco” Giancarlo “Una sola squadra in campo: il Mantova! Vinceremo la prossima” Marco “Ci si è messi alle spalle il periodo buio. Cheddira e Gerbaudo gladiatori!” Ciccio “Oggi Mantova ordinato e sempre sul pezzo. Peccato: ci è mancato il goal. Bravi ragazzi!” Antonio “Ottimo girone d’andata!” Mi Andrea “Squadra tosta e settimo posto” Marco “Complimenti, oltre le previsioni, ma talvolta si sbaglia troppo” Gigi, tifoso rivale ma amico, tira un sospiro di sollievo e fa persino i complimenti “Ai punti meritavate di vincere. Ah, dimenticavo: è sempre un piacere vedere giocare Guccione”; siamo d’accordissimo!
Ivan scrive “Triestina deludente” e da Trieste ne arriva la conferma. Infatti Claudio dice “Triestina poca roba, non resta altro che pianzer e per favor non stemo parlar più de serie B.”
Qui a Mantova, prudenti, parliamo di salvezza. Non siamo felici dello 0 a 0, non balliamo nè facciamo capriole, ma Ettore, come mio padre, si accontenta e dice “Siamo una bella squadra e meritavamo la vittoria. Sempre forza Mantova.”
Concludo con Bice che ripete come un mantra “Forza Mantova, forza ragazzi” e con Cristina “… Accontentiamoci e speriamo di ricominciare ad andarci a divertire allo stadio. Salviamoci. Dopo quello che viene in più ben venga e sempre con molto entusiasmo Forza Mantova!” Alla prossima domenica.