Calcio Serie C – Stefano Franchi torna al Martelli da ex: “Non vedo l’ora di gustarmi la curva piena”

Stefano Franchi
Stefano Franchi

LUMEZZANE (Bs) «Non vedo l’ora che arrivi sabato per vedere il Martelli pieno». Parole e musica di Stefano Franchi, oggi team manager del Lumezzane, ieri (dal 2010 al 2013) giocatore amatissimo del Mantova. Sabato tornerà appunto al Martelli come avversario «e – dice – non sarà semplice seguire attentamente la partita, perchè so già che butterò spesso l’occhio verso la Te». Non solo. «Dovete sapere – rivela Stefano – che speravo fortemente nella vittoria del Mantova a Vicenza proprio per avere una cornice di pubblico fantastica nel match di sabato. E mi sa che andrà così». Il favoloso Mantova di questo girone d’andata ha stupito tutti, ma non lui: «Quando ho visto la squadra che stavano costruendo ho capito che il Mantova sarebbe stato un grande protagonista del campionato. Qualche giocatore l’ho avuto come compagno di squadra, come Galuppini a Piacenza. Oppure il mio amico “Festino” (Festa, ndr), che ormai è diventato un top player, uno di quei portieri che ti fanno guadagnare dei punti. E poi gente come Muroni, Burrai, Giacomelli… Tutta gente di gran classe e nel pieno dell’esperienza, che aveva bisogno di rilanciarsi. Io dico: non potevano capitare in un posto migliore. So che cosa può dare Mantova ad un calciatore e sono felicissimo per i risultati che state ottenendo. Oltretutto il Mantova non sta solo vincendo, ma sta pure giocando bene. E questo penso sia proprio il massimo per una città che vive di calcio come la vostra». Dopo tante stagioni amare, doveva arrivare il momento della rinascita: «I tifosi se lo meritano – dice Stefano – . Anzi, da tifoso dell’Acm, mi ci butto dentro anch’io: ce lo meritiamo. Vorrei a tal proposito fare i complimenti al presidente Piccoli, che mi sembra uomo molto attaccato ai colori biancorossi e che da solo ha saputo ripartire: tanto di cappello. E poi al mio concittadino Botturi, con cui non ho mai lavorato ma che sta facendo cose bellissime».
E il Lumezzane? «Dopo un ottobre negativo (un punto in 6 partite) stiamo attraversando un buon periodo. Veniamo da una striscia di 6 risultati utili di fila, abbiamo fermato anche il Padova sull’1-1…». A tal proposito, viene spontaneo chiedergli qualche dritta: «Abbiamo semplicemente fatto la nostra partita giocando sulle ripartenze, ed è andata bene. Comunque penso che il Padova sia la più forte di tutte. Anche della Triestina, che non so ancora come abbia fatto a batterci (2-1 con gol al 91’ e al 93’). Per quanto riguarda il match di sabato al Martelli, sono convinto che uscirà una bella partita. Noi non siamo una squadra che si chiude a riccio: proveremo a giocarcela, consapevoli di avere di fronte una squadra organizzata e di personalità . È ovvio che mi auguro di portare a casa un risultato positivo. Ma è l’unica volta in cui spero che il Mantova non vinca…».
Già, perchè Stefano ha un sogno ben definito nella sua mente: «Riguarda la partita di ritorno, in aprile. Sarà la penultima giornata. Noi, a questo campionato, non chiediamo altro che la salvezza. Il Mantova credo abbia tutti i mezzi per andare in B. Bene: vorrei che in quella partita potessimo festeggiare entrambi. E per me sarebbe davvero festa doppia».