Calcio Serie D – Martelli non sempre amico. Ma stavolta il Mantova vuole partire in quarta

Guccione in azione
Guccione in azione

Mantova Tutto pronto per la scalata alla C. Domani al Martelli, il Mantova cercherà di superare il primo ostacolo, rappresentato dalla Calvina. Cominciare davanti ai propri tifosi è un’arma a doppio taglio: da un lato dovrebbe galvanizzare; dall’altro potrebbe giocare brutti scherzi, specie quando la tensione è già alta e la posta in gioco ancora di più. Lo sa bene il Mantova, che col suo glorioso stadio ha sempre avuto un rapporto controverso, specie negli ultimi anni. Non fa eccezione la scorsa stagione, vedi le fatali partite con Sondrio e Pro Sesto giocate proprio al Martelli (che pure fin lì aveva regalato parecchie gioie).
Del resto, senza andare troppo in là nel tempo, è sufficiente prendere in esame gli ultimi debutti casalinghi in campionato del Mantova. L’ultima volta fu due anni fa, con la società fresca di rifondazione e la Virtus Vecomp ospite: avvio brillante, gol del vantaggio firmato  Suriano, poi il calo, un po’ di sfortuna e i veronesi che ribaltano il punteggio. Sconfitta pesante, che condizionerà non poco i ragazzi di  Cioffi nei match successivi.
Lo stesso accadde nel 2013, in Seconda Divisione, con i biancorossi reduci da una campagna acquisti grandi firme e un precampionato di calcio champagne. Eppure la squadra di  Sala s’inceppò subito alla prima al Martelli, contro un Bellaria che tutti davano per spacciato: 3-3 il risultato finale, con malumori che porteranno addirittura all’esonero di Sala dopo il ko a Vicenza della settimana successiva. Un altro 3-3, stavolta con la Giacomense, inaugurò la stagione 2011-12, ed anche in questo caso fu il preludio di tensioni che portarono, poche settimane dopo, all’esonero di  Graziani (Archimede). Ma, siccome i ricorsi hanno un’incidenza relativa, va detto che nemmeno partire bene è sinonimo di annata felice. Vedere l’1-0 al Renate nel 2015-16, stagione che, tra mille tormenti, si concluderà con il Mantova salvo ai play out.
La morale è che non esistono regole. Fermo restando che, come avrebbe detto il buon Catalano, partire bene è sempre meglio che partire male. Magari in D conta più che altrove: Mantova-Insubria 1-0 del 2010, con i biancorossi promossi a fine stagione in C è lì ad alimentare speranze. E offrire motivazioni a volontà.