Calcio Serie D – Simone Minincleri: “Mantova, rieccomi”

Simone Minincleri
Simone Minincleri

Mantova Nel Mantova che sta volando verso la C, c’è un giocatore suo malgrado rimasto ai margini. Ma che scalpita come pochi:  Simone Minincleri. Sette mesi e mezzo sono passati da quel 18 aprile, quando il centrocampista biancorosso si infortunò al ginocchio durante Caravaggio-Mantova. L’operazione al crociato, lunghe settimane di riabilitazione, il progressivo rientro in gruppo e infine, sabato scorso, il ritorno in campo nelle file della Juniores come prova generale.
 Facile prevedere quale sarà il prossimo passo, vero Simone?
«Non vedo l’ora di respirare il profumo del campo del Martelli. Un vero campo da calcio, tra l’altro».
 Già, perchè quello di Roncoferraro che hai calcato con la Juniores non era in buone condizioni…
«No, per nulla. Ma ancora peggiore era quello di domenica ad Alfonsine (dove Simone, per la prima volta convocato, è rimasto in panchina,  ndr)».
 Campo a parte, che sensazione hai avuto nel test con la Juniores?
«Intanto devo ammettere che è stato emozionante. Una specie di liberazione per me, dopo tanti sacrifici e momenti passati ad allenarmi da solo. In campo è andata bene: ho cercato di fare cose semplici, ma mi sono messo anche alla prova in 2-3 movimenti più impegnativi».
 Il fisico ha risposto bene?
«Sì. Ma, ancor più del fisico, in questi casi è importante la testa. Chi ha subìto questo genere di infortuni me l’ha sempre detto: bisogna superare certe paure che, magari inconsapevolmente, possono frenarti».
 Come hai trascorso questi sette mesi?
«Lavorando tantissimo per recuperare il più in fretta possibile. Se mi devo prendere un merito, è proprio quello di non aver mai mollato. Tante persone mi hanno aiutato e, tra queste, il ds Righi quando mi ha comunicato che sarei rimasto al Mantova. Questo mi ha dato una forza ulteriore».
 Qual è stato il momento più difficile?
«Al quinto mese ero pronto a rientrare, ma ho accusato un problema muscolare che ha interrotto il mio recupero. Mi hanno spiegato che poteva succedere e non c’era da preoccuparsi, ma lì per lì la delusione è stata forte».
 Ora però ci siamo…
«Come ti dicevo, non vedo l’ora. Non so se accadrà tra una, due o tre domeniche. So solo che sono a disposizione del mister, e questo è già tanto».
 Che Mantova hai visto da fuori?
«Il ruolo di favoriti fa sì che tutti contro di noi giochino “la partita dell’anno”. Lo fanno per toglierci energie, ma noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada, pensando a un avversario per volta. Ora l’obiettivo è il Ciliverghe».
 La conclusione dello scorso campionato è stata amara, per te e per la squadra…
«Quest’anno bisogna chiudere in maniera diversa. Voglio regalare ai mantovani la gioia che aspettano. E voglio esserci anch’io in campo».
 Hai ringraziamenti da fare?
«Quando torno in campo farò la lista. Per il momento ringrazio i tifosi: non dimenticherò mai l’affetto che hanno dimostrato nei miei confronti. Li ripagherò dando sempre il massimo per la maglia».