Motocross – MXGP, a Mantova si accende la sfida per il Mondiale 2021

MANTOVA Oggi alle 11.30 con gara-1 della MX2 scatterà il GP della Lombardia, 17esima prova del Mondiale di Motocross 2021 e il crossodromo “Tazio Nuvolari” determinerà il destino di questa straordinaria stagione assegnando il titolo della classe regina MXGP. Un finale thrilling con protagonisti tre piloti con tre moto di marche differenti distanziati di soli tre punti: in testa il francese Romain Febvre per Kawasaki, una sola vittoria nel 2021, con 614 punti, secondo lo sloveno Tim Gajser in sella a Honda, 4 trionfi per lui con 613 punti, e l’olandese Jeffrey Herlings su Ktm, 6 vittorie, a 611. E il bello è che, in questo GP o nel prossimo Città di Mantova martedì e mercoledì, tutto può succedere. A determinare il risultato finale sarà il “fattore campo”: Mantova è feudo di Herlings e della Ktm e sebbene la gara più sabbiosa dell’anno, quella di Lommel in Belgio, sia stata vinta da Febvre, il Motocross delle Nazioni di settembre ha dato la misura del feeling dell’olandese con la sabbia virgiliana. Secondo fattore sarà lo “start”: mai come nel 2021 la partenza è stata determinante e nessuno dei suddetti è veloce quanto il binomio Jorge Prado-Ktm. Succederà quindi che i GP inizieranno già durante le prove cronometrate: Herlings, micidiale sul giro secco, vuole ottenere il miglior tempo per conquistare la corsia più interna, così da avere un fianco libero in caso di partenza gnè-gnè e limitare i danni alla prima curva a sinistra. Resta da capire come si comporteranno Gajser e Febvre. E Cairoli? Terzo fattore: la pressione psicologica. Febvre sembra non risentirne. Chi scrive non avrebbe scommesso i soldi del Monopoli sull’attuale posizione del francese, ma una gara dopo l’altra, con una sola vittoria e tanti podi e piazzamenti, è riuscito a salire in vetta e nella settimana dei GP di Arco di Trento ha fornito un rendimento più alto e costante. E Cairoli? Quarto fattore: il ritmo. Mantova esige rit-mo, quello con la “R” maiuscola; passo, costanza, correre con un metronomo sul manubrio e sapere rimontare. E in questo Herlings è un mago: parte, va in testa, cade, risale e trionfa. Gajser un po’ meno, mentre Febvre preferisce fare la formica. Quinto fattore: “le strategie”. Esistono anche nel motocross. E qui si apre il capitolo Cairoli. Tony vuole essere protagonista per lasciare nel migliore dei modi il mondo del motocross, ma ad Arco di Trento, oltre ad aggiudicarsi una vittoria di manche, si è rivelato perfetto uomo-squadra lasciando la propria posizione a favore del compagno e fino a ieri nemico e rivale Herlings. Quindi le squadre giocheranno un ruolo fondamentale, addirittura già nei primi giri cronometrati: c’è da scommetterlo. Strategie? Facciamo i conti della “sciura Maria”: Kawasaki porterà in pista, compresa quella di Romain Febvre, 5 motociclette, la Honda HRC ne porterà 7 oltre a quella di Gajser. Ktm ne schiererà 21 e dico ventuno. Come diceva quel tale? “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.