Medole Re/max Intermedia Medole sugli scudi. La squadra di Michele Castelli non si vuole più fermare e, con la sesta vittoria di fila, si è andata a riprendere il primato, vincendo 3-1 a Folzano lo scontro al vertice col Gover Brescia, che le aveva strappato lo scettro quando la compagine dell’Alto Mantovano aveva riposato. Le rondinelle sono state acciuffate a quota 15 dal Castelleone. Sabato prossimo Medole è atteso da un’altra sfida esterna, a Crema contro la Banca Cremasca, ultima con tre punti assieme al Joy volley Casalmaggiore. «Sapevamo in partenza che partita ci attendeva – afferma il presidente Luca Zani – Una gara difficile contro un’ottima compagine. Abbiamo subito iniziato al meglio lo scontro al vertice, vincendo il primo set, seppur ai vantaggi. Brescia non si è dato di certo per vinto, tanto che ha fatto suo il secondo. Il merito delle nostre atlete è stato quello di non demordere; sia nel terzo sia nel quarto parziale hanno giocato molto bene, controllando le sfuriate del Gover. Ci tenevamo troppo a cogliere quella vittoria che ci avrebbe riportato al comando. Alla fine ci siamo riusciti. Sono tre punti molto pesanti, meritati, ma è vietato illudersi, il torneo è ancora lungo e dobbiamo tutti stare all’erta».
Lo scontro al vertice è stato preparato dalle ragazze di Castelli a puntino, allenandosi con scrupolo e senza tralasciare alcun particolare. Una squadra motivata, caricata e concentrata quella che ha affrontato Brescia, ed è ritornata al comando con merito, ma è già con la mente focalizzata all’impegno apparentemente facile sulla carta di Crema con la Banca Cremasca.
«Lo scontro col Gover era solo un confronto della settima di andata – conclude Zani – Non si scappa dal fatto che le ragazze devono continuare a lavorare con tanto impegno e tanta concentrazione. A Crema ci vuole carattere, tanta testa e guai a sottovalutare la Banca Cremasca. Vietato prendere alla leggera la gara. Se lasci spazio alle avversarie, sanno come crearti problemi. Sono queste le sfide dove devi dimostrare di essere maturo».