Noarna (Tn) Il Solferino mette in bacheca la sua prima Coppa Italia. Ci sono volute quattro ore di battaglia, sotto un sole cocente, per domare l’Arcene nella finalissima giocata ieri a Noarna, davanti ad un folto e caloroso pubblico. Ma alla fine la squadra collinare l’ha spuntata in due set (6-5, 6-4) e ha così conquistato il trofeo che le mancava. Una vittoria con dedica speciale allo sfortunato Federico Gasperetti, recentemente scomparso in un tragico incidente stradale nel suo Trentino, a pochi chilometri da Noarna. Ed erano tanti, da una parte e dall’altra, gli atleti nati e cresciuti da queste parti, dai fratelli Festi alla dinastia Merighi (Alessandro e Tommaso erano ex di turno), che di fatto hanno giocato in casa. E’ stata una bella finale, equilibrata ed avvincente, nella quale ha fatto la differenza la classe e l’esperienza dei ragazzi guidati da Mario Spazzini. «Sono felicissimo – ha affermato a caldo il dt e presidente del Solferino – dopo 34 anni in Serie A, finalmente abbiamo vinto la Coppa Italia. Abbiamo sofferto, ma ce l’abbiamo fatta e per questo faccio i complimenti ai miei ragazzi. Ora andiamo a festeggiare».
Per quanto riguarda la partita, ha cominciato bene il Solferino, che si è portato sul 2-0 nel primo set, ma ha poi subito il sorpasso dei bergamaschi che hanno infilato cinque giochi in fila. A quel punto, come per altro era accaduto nella semifinale col Castiglione, i collinari hanno iniziato la rimonta che li ha portati ad aggiudicarsi il primo parziale al tie break. Iniziale equilibrio anche nel secondo set (1-1), poi il Solferino ha allungato sul 4-2 ed è stato nuovamente raggiunto (4-4), prima del decisivo strappo finale che ha deciso il match e consegnato la Coppa Italia ai mantovani.
Ora un po’ di vacanze per tutti, il massimo campionato ripartirà il primo settembre con il Solferino davanti a tutti quando mancano tre giornate al termine.